Pagani, Parcheggio Pegaso: Corte dei Conti condanna Alberico Gambino

Un vero e proprio terremoto giudiziario quello che si è riversato ieri sera sulla città di Pagani in provincia di Salerno. A essere condannato dalla Corte dei Conti è stato l’ex sindaco Alberico Gambino in merito al parcheggio del Centro Commerciale Pegaso. La sentenza è stata firmata dalla Corte dei Conti e vede altri ex funzionari e amministratori che dovranno risarcire l’Ente comunale.

GAMBINO CONDANNATO: PRONUNCIA CORTE DEI CONTI

I fatti parlano di una cessione dell’area dove attualmente è sorto il parcheggio a un prezzo nettamente inferiore rispetto a quello di quanto doveva essere venduta. E’ questo il motivo che ha fatto scattare la decisione dei Corte dei Conti che ha invitato con la sentenza amministratori dell’epoca e funzionari a risarcire il Comune di Pagani per le perdite arrecate. Nel dispositivo della sentenza di condanna si legge: “Il prezzo di vendita sarebbe stato pari a soli € 40/mq, come un terreno agricolo, mentre, in ragione dell’intervenuta variante, l’area avrebbe avuto una palese destinazione di tipo commerciale. Il Provveditorato ha calcolato che il valore avrebbe dovuto essere almeno raddoppiato, pari, pertanto, ad 89 euro per metro quadro. A variante approvata, il parcheggio avrebbe avuto una superficie di 9.383 metri quadri a fronte degli originari 4.751; pertanto il Comune avrebbe dovuto introitare l’importo per tale nuova superficie”.

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CORTE DEI CONTI: TUTTE LE CONDANNE

In pratica l’ammontare del risarcimento nei confronti del Comune di Pagani è pari a 564mila euro che vanno a essere così suddivisi: Massimo D’Onofrio, Vincenzo Paolillo,Franco Schiavo, Enrico Cascone, Luigi Mongibello, Pasquale Sorrentino, Marco Guadagno, Giovanni Pandolfi Elettrico, Gerardo Daniele, Giuseppe Santilli, Salvatore Visconti, Vincenzo Romano, Claudio Barile, Ciro Cosentino, Raffaele De Virgilio, Bernardo Califano, Francesco Ingenito, Palomba Salvati, Alberto Rito Marcone, Pietro Pisacane, Gerardo Ingenito e Massimo Quaratino, che dovranno versare 18.405,29 euro ciascuno. Il funzionario Gaetano Pepe, invece, è stato condannato a versare 112.885,80 euro, mentre l’architetto Giovanni De Palma dovrà risarcire l’Ente per 28.221,45 euro.