Papa Francesco cita Mina nell’Omelia (17 gennaio 2017)

Nell’omelia di oggi 17 gennaio, avvenuta durante la visita pastorale a Santa Maria a Setteville di Guidonia, Papa Francesco si è rivolto ai giovani della parrocchia, parlando di come un cristiano non debba fare propaganda della propria fede, ma dimostrare mediante atti concreti la propria salvezza.

Se tu hai un amico, un’amica che non crede, non devi dire: ‘Tu devi credere per questo, per questo, per questo…’ e spiegargli tutte le cose. Questo non si deve fare! – ha puntualizzato il Santo Padre – Cosa si deve fare? Se io non posso spiegare, cosa devo fare? Semplicemente vivere in modo tale che sia lui o lei a chiedermi: ‘Perché tu vivi così? Perché tu hai fatto questo?’, e allora sì, spiegare”.

La fede è una grazia di Dio e ci vuole la ricerca interiore dello Spirito Santo per avere la fede, e l’inquietudine dello Spirito Santo viene anche dalla nostra testimonianza. Lo Spirito Santo entra nel cuore, rende il cuore inquieto con la testimonianza dei cristiani. Io posso parlare del Signore, ma se io con la mia vita non parlo dando testimonianza, non serve!”.

“Non serve essere un cristiano-pappagallo. Vi ricordate quella canzone…? No, voi no, siete troppo giovani … ‘Parole, parole, parole’…  e niente di più. La testimonianza cristiana si fa con la parola, con il cuore e con le mani” ha concluso il Pontefice citando la celebre canzone portata al successo da Mina, come aveva già fatto in altre occasioni in passato (Video in basso).

Scritto da Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica e spettatore interessato di tutto ciò che è intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.