Pensioni Oggi, Ultime Notizie (24 Marzo 2017), Poletti spiega la Riforma

E’ il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in persona a spiegare la Riforma delle pensioni. Le ultime notizie in materia pensionistica oggi, 24 marzo 2017, vertono quindi sulle parole del ministro del Lavoro che ha parlato dell’anticipo pensionistico che partirà dal prossimo 1 maggio e poi ha svelato anche la data dell’inizio della seconda fase dedicata principalmente alle pensioni dei giovani. Tuttavia i sindacati non si sono dimostrati così soddisfatti perché all’interno della Riforma appena licenziata trovano ancora molte ombre visto che i decreti attuativi ancora non sono stati scritti nero su bianco.

RIFORMA PENSIONI, POLETTI: “FLESSIBILITA’ IN USCITA DAL 1 MAGGIO”

Il ministro Poletti innanzitutto si è detto pronto alla cosiddetta flessibilità in uscita dal prossimo 1 maggio. Al termine dell’incontro che è servito a tirare le somme tra Governo e Sindacati, Poletti ha spiegato: “Sono stati compiuti tutti gli sforzi possibili, nel quadro della normativa vigente, per la definizione di un decreto idoneo a dare immediata esecuzione alle riforme urgenti ed evitare rischi di bocciature e inciampi sul percorso legislativo, a causa di incoerenze formali. Restano da approfondire alcune questioni, relative alla definizione delle platee e delle caratteristiche dei beneficiari che, data la natura sperimentale delle misure, potranno essere suscettibili di correttivi all’esito dei necessari approfondimenti”. Poi ha confermato che l’Ape partirà dal prossimo 1 maggio ma che il confronto con i sindacati resterà aperto per apportare possibili miglioramenti futuri.

RIFORMA PENSIONI, POLETTI: “IL 6 APRILE PARTE LA SECONDA FASE”

Un annuncio importante lo ha fatto lo stesso ministro Poletti che soddisfatto della ormai imminente chiusura della prima fase ha svelato che ora “…concentreremo la nostra attenzione riguardano le pensioni dei giovani, che vanno affrontate in modo da considerare la ritardata entrata nel mondo del lavoro e le carriere discontinue che presentano, e quello della previdenza complementare, su cui dobbiamo intervenire riflettendo sugli aspetti fiscali e le modalità di accesso in un quadro di welfare allargato alla sanità integrativa”. E così il primo appuntamento con i sindacati per parlare di pensioni per i giovani è previsto il prossimo 6 aprile.

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RIFORMA PENSIONI, LA REPLICA DEI SINDACATI

I sindacati però al termine dell’incontro con il ministro Poletti si sono dimostrati molto dubbiosi. Infatti Susanna Camusso segretario generale della Cgil ha detto: “E’ vero che il metodo è positivo ma un pezzo di carta con il testo dei decreti non lo abbiamo ancora visto. Il che crea un certo imbarazzo nel trarre delle conclusioni”. Sulla stessa lunghezza d’onda si ritrova anche Maurizio Petriccioli segretario confederale Cisl: “La fase uno dell’intesa sulla previdenza si chiude con luci ed ombre perché la scrittura delle norme nella legge di bilancio ne ha ridotto la capacità di raggiungere una platea più ampia di potenziali destinatari, ma resta la straordinaria positività di un intervento che dopo molti anni individua strumenti per una gestione più flessibile delle uscite dal lavoro”.