Riforma Pensioni 2017, Decreti Ape: il Calendario

Non si smette di parlare dell’incontro tra Governo e Sindacati dello scorso 21 febbraio in tema di Riforma Pensioni 2017, tra le tante cose uscite fuori anche un calendario che riguarda i Decreti Attuativi relativamente all’Ape.

Infatti lo stesso ministro del Lavoro Giuliano Poletti al termine dell’incontro con le organizzazioni sindacali ha affermato: “Sin dalla prossima settimana si svolgeranno una serie di ulteriori incontri per i necessari approfondimenti a livello tecnico e politico, a cominciare dai decreti attuativi di APe volontaria e agevolata, per poi proseguire su tutti gli altri aspetti della riforma”. Ma in soldoni cosa vuole indicare questa affermazione? La nascita di un vero e proprio calendario per arrivare finalmente a delle conclusioni certe.

DECRETI APE, FASE 1: ATTUAZIONE

L’incontro del 21 febbraio è stato propedeutico a riaprire un confronto tra le parti che si era chiuso qualche tempo fa senza risultati in tema di anticipo pensionistico Ape. Ma anche perché incombeva la data del 2 marzo per mettere nero su bianco i Decreti Attuativi. La fase 1 però sembra essere stata già spostata in avanti in quanto secondo indiscrezioni quello che sembrava un termine perentorio sarebbe stato spostato alla metà di marzo perché così si verrebbe a dare spazio ad altri incontri sul tema. Tema scottante è il tasso fisso d’ingresso per la restituzione del prestito Ape e il premio assicurativo così da far arrivare ai lavoratori un costo finale sulla misura che non sia superiore al tetto del 30%.

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DECRETI APE, FASE 2: CALENDARIO

Dopo questo primo scoglio si apre la seconda fase. In questa parte il tema di Governo e Sindacati sarà quello dei giovani, delle donne e degli adeguamenti alle aspettative di vita. Le prossime date in tal senso sono quelle del 1, 9 e 23 marzo. Si dovrà discutere in particolare di tre argomenti caldi: pensione contributiva di garanzia per i giovani, incentivi alla previdenza complementare e adeguamenti alle speranze di vita differenziati per tipologia di lavoratore.