Riforma Pensioni 2017: le nuove regole dell’INPGI per i giornalisti

Regole più stringenti affinché anche ai giornalisti possa essere accordata la pensione. All’interno della Riforma si inserisce quella firmata dall’INPGI che è l’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Professionisti. Insomma per questa categoria sarà più difficile andare in pensione.

Infatti che cosa succede con l’introduzione delle nuove norme? Innanzitutto bisogna dire che per tutti gli assicurati si passa al sistema contributivo: vi rientrano tutte quelle anzianità che sono maturate dall’inizio di questo anno. Poi c’è l’innalzamento dell’età pensionabile con i contributi che devo essere pagati per almeno 20 anni ma con un’età che passa a 66 anni nel 2017 e a 66 anni e 7 mesi del 2018 per gli uomini; per le donne invece nel 2017 è ferma a 64 anni e poi l’anno successivo arriva a 65 anni e 7 mesi per poi nel 2019 equipararsi a quella degli uomini a 66 anni e 7 mesi.

RIFORMA INPGI: LE NUOVE REGOLE

Ma non sono queste le uniche novità in tema di pensioni per i giornalisti perché la Riforma firmata INPGI prevede anche l’adeguamento automatico alle speranze di vita ISTAT dal 2019 e poi: nuovi prelievi sugli assegni di importo pari a 38mila euro da destinare al fondo di solidarietà; pensione anticipata a 62 anni ma con 38 anni di contribuzione nel 2017 e poi 39 anni nel 2018 e 40 anni nel 2019; abrogata la possibilità di anticipo quota di pensione di anzianità INPGI anche se non sono stati maturati i requisiti INPS; contributo aggiuntivo di disoccupazione per i datori di lavoro dell’1,4% e ridotta progressivamente l’indennità.

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Le nuove regole entrano in vigore a partire dal 1 gennaio di quest’anno , mentre non verranno ad applicarsi a chi nel 2016 ha maturato il diritto della pensione secondo le regole che erano in vigore prima della Riforma.