Il ragazzo invisibile – Seconda generazione: Trama e recensione

Tre anni dopo gli eventi del primo film, Michele si ritrova orfano della madre adottiva, senza più una famiglia e nel pieno dell’adolescenza. Ormai smarrito e senza più un orizzonte di speranza, la vita del ragazzo verrà stravolta dall’arrivo di sua sorella Natasha e dalla sua madre naturale data per defunta, Yelena. L’armonia familiare sembra essersi ricomposta ma una nuova minaccia incombe sul destino del ragazzo invisibile e di tutti gli “speciali” come lui.

La recensione del film

Continuando l’epopea del primo supereroe italiano, Gabriele Salvatores firma un secondo capitolo più cupo del precedente, appianando i tratti del romanzo per ragazzi a favore di un racconto di formazione più maturo e impegnato. Se nel primo film era la scoperta dell’invisibilità l’elemento di sorpresa, adesso è la padronanza del potere e delle sue conseguenze al centro delle vicende.

Il Michele dello schermo è cambiato come il giovane attore che lo interpreta, Ludovico Girardello, e Salvatores segue da vicino questo processo di crescita fisica e mentale calando i personaggi in una trama fatta di complotti, rancori e vendette perpetrati niente meno che dal nuovo ambito familiare.

E proprio quando sembrava aver ritrovato la serenità cui tanto anelava, Michele dovrà fare i conti con il male che si annida proprio tra le persone a lui care appena ritrovate. Salvatores mette il ragazzo invisibile davanti a una scelta: o tenere fede al vincolo familiare restando accanto ai suoi cari, oppure prenderne le distanze o persino ostacolarli qualora vi fossero intenzioni di fondo del tutto scellerate.

A raccontare le vicissitudini all’interno della famiglia di supereroi ci pensa una sceneggiatura più impegnata capace di regalare piacevoli colpi di scena che vanno ad arricchire così una trama ben sviluppata capace di catturare costantemente l’attenzione dello spettatore. Gli ottimi effetti speciali, le scene di azione e la colonna sonora azzeccata completano l’ottimo lavoro che solo un cineasta esperto come Gabriele Salvatores poteva confezionare per un film di stampo adolescenziale, ma non solo.

L’universo de “Il ragazzo invisibile – Seconda generazione” vede il ritorno non solo di buona parte dei personaggi del primo film (incluso il commovente cameo di Valeria Golino) ma si popola di tanti nuovi protagonisti, altri “speciali”, con nuovi superpoteri, che fungono da materiale per un eventuale terzo episodio.