Domani, giovedì 15 marzo, l’Italia si vestirà di lilla per celebrare la giorntata dei disturbi alimentari.
Nella nostra nazione sono circa tre milioni le persone colpite da malattie come anoressia e bulimia, si stima che di questi numeri più del novanta per cento sia donna mentre sono una minima parte riguarda gli uomini.
L’anoressia in primo luogo è una malattia silenziosa che negli anni ha ucciso tantissime persone ma, oggi si può guarire grazie a professionisti che operano nel settore. In Italia è anche stato istituito un numero verde (800 180 969) al quale le famiglie possono rivolgersi per chiedere informazioni o per dipanare dubbi su possibili comportamenti errati dei figli.
Giornata dei disturbi alimentari, le iniziative in programma
A partire da domani e nei giorni a seguire in tantissime città italiane si svolgeranno convegni e manifestazioni per sensibilizzare il problema. A Cuneo prenderà il via una mostra fotografica dal titolo “Cambia prospettiva” un chiaro segnale di speranza per chi soffre di queste patologie e per le loro famiglie, a Grosseto si svolgeranno degli incontri e dei convegni con i ragazzi delle scuole, a Latina si faranno delle consulenze gratuite.
Nella giornata di venerdì 16 a Perugia si svolgerà un convegno sul trattamento sanitario obbligatorio nei casi di DCA (disturbi del comportamento alimentare). Al congresso prenderanno parte diverse associazioni locali, avvocati e la dottoressa Laura Dalla Ragione che dirige il Numero Verde SOS DCA.
Quando colpisce l’anoressia
L’anoressia colpisce tantissime persone e, spesso questo accade anche in tenera età, sono moltissimi i casi di bambine che soffrono di questa patologia, l’età critica intorno agli undici, dodici anni, l’adolescenza, l’inizio di un nuovo ciclo di studi e spesso anche il bullismo e il cyberbullismo, sono fattori da non sottovalutare quando si iniziano ad avere comportamenti alimentari poco sani.
Proprio per la complessità del problema i vari centri italiani che si occupano di queste patologie si avvalgono della capiacità di medici specializzati, psicologi, filosofi, infermieri e spesso volontari.