All’indomani dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, i Radicali fanno sentire subito la loro voce, come sempre vicini ai temi di amnistia e indulto, dichiarando non solo a parole la loro vicinanza alle carceri italiane.
A portare il contributo dei Radicali, il giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, è stato Luca Costa (Associazione radicale Adelaide Aglietta) con un testo nel quale denuncia la strumentalizzazione dei pentiti e il sempre più continuo ricorso a leggi ‘alla giornata’ utili solo ad accontentare l’opinione pubblica del momento.
“Ancora una volta, come avviene oramai da decenni, l’Anno Giudiziario è inaugurato nel segno e nel contesto di un’emergenza, anzi di più ‘emergenze’- queste le parole dei Radicali -ché, quando si dà per scontato che l’ordinamento giuridico, la giustizia, il suo ruolo tra le istituzioni dello Stato possano una volta essere condizionate dall’emergenza, è ben difficile che, poi si possa considerare di esserne fuori ed escludere che, invece, sempre nuove ne sopravvengano. Emergenze mafia, emergenze corruzione, emergenze terrorismo”.
Segue poi una critica molto forte a quella che è la ‘strumentalizzazione dei pentiti’, “I pentiti hanno creato un loro mondo, una loro verità: si sostengono e si ispirano reciprocamente. Sono gestiti (come si dice oramai nel linguaggio giudiziario) da determinati magistrati con i quali collaborano con un rapporto personale- dichiarano ancora i Raidcali -Ogni tanto clamorosi casi di falsità, evidenti manifestazioni di “pentimenti” strumentali, lasciano intravedere le magagne del problema”.
Infine i Radicali si scagliano contro le leggi ‘alla giornata’: “È in corso un sempre più marcato e frequente ricorso a norme di legge ‘alla giornata’, spesso al di fuori e contro il sistema complessivo del diritto, per soddisfare sentimenti e reazioni della pubblica opinione […] L’uso di qualche termine straniero, entrato nel linguaggio usuale da un sistema giuridico totalmente diverso dal nostro, completa il quadro di uno sfascio del Sistema“.