Sul fronte pensioni le novità del 30 gennaio 2017 arrivano dai giorni scorsi, quando ha tenuto banco la querelle tra Anm e Governo circa la mancata attuazione della riforma delle pensioni dei magistrati, con una diatriba che va ancora avanti tra il presidente di Anm, Piercamillo Davigo e il ministro Andrea Orlando, che ad oggi non sembra aver portato ad una conclusione.
Per quanto riguarda le pensioni, la Cisal, nella figura del presidente Francesco Cavallaro, ha parlato di Fisco, il quale ha fatto un quadro generale della situazione. Per Cavallaro ci sono tanti punti ancora da ritoccare, che dimostrano le problematiche dell’Italia. Infatti un PIl 2016 ancorato allo zero virgola, un deficit e un debito pubblico in aumento, una spesa pubblica fuori controllo, una pressione fiscale solo formalmente ritoccata e, infine, le cosiddette clausole di salvaguardia ancora lì a dimostrare l’incertezza e la precarietà dei nostri conti pubblici.
Per Cavallaro, la ricetta da utilizzare per uscire da questa situazione precaria è una reale e definitiva separazione tra previdenza ed assistenza affinché le prestazioni di natura assistenziale siano a totale carico della solidarietà generale. Cavallaro ha trovato il problema da risolvere in Italia, che causa tutto ciò, ovvero un Paese che sopporta da troppo tempo uno dei fenomeni più odiosi per una società democratica fondata sul lavoro: l’evasione fiscale e contributiva.
Sul fronte opzione donna e lavoratori precoci, le novità sono poche. Il Governo ha accolto l’istanza delle donne nate nel ’57-58, per farne usufruire dell’opzione donna e della pensione anticipata, ma ancora ci sono molti nodi da sciogliere e questioni da risolvere. Per quanto riguarda la situazione dei lavoratori precoci, le ultime news vengono fornite da Davide Tripiedi del M5S, che sottolinea come il Movimento 5 Stelle abbia più volte sollecitato il Governo a riconoscere la pensione ai precoci, senza avere risposta. E condanna così, il Governo, di non rispettare i patti.