Si è conclusa con una vendetta la vicenda accaduta a Vasto lo scorso luglio: il marito della donna morta ha ucciso chi aveva tolto la vita alla propria amata. La vicenda aveva visto la morte della giovane Roberta Smargiassi, una donna di 34 anni, investita ad un incrocio da un’auto guidata da un ragazzo di 20 anni, Italo D’Elisa, che non si era fermato nemmeno a soccorrerla.
Il marito della donna, un calciatore dilettante che milita nel San Salvo e del Cupello, Fabio Di Lello, ha cercato di ricevere giustizia per la moglie, ma quando qualche settimana fa la Corte d’Appello aveva emanato la sentenza che D’Elisa non poteva essere incolpato per omicidio stradale, ha deciso così di farsi vendetta da solo.
In mattinata, Di Lello ha raggiunto il giovane Italo D’Elisa all’ingresso del bar Drink Water e lo ha freddato con 4 colpi di pistola. Poi si è allontanato, andando al cimitero a visitare la tomba della moglie e nel frattempo ha chiamato un amico, confessandogli tutto. Gli inquirenti che lo cercavano ovunque, hanno trovato sulla tomba della moglie dell’uomo la pistola utilizzata per uccidere il ragazzo in una busta di plastica. Poi, Fabio Di Lello si è costituito nel pomeriggio. Al cimitero la Scientifica ha effettuato i rilievi, sul posto è arrivato anche il procuratore capo della Repubblica Giampiero Di Florio.
Una quindicina di giorni dopo l’incidente mortale, centinaia di persone avevano partecipato alla fiaccolata partita proprio dall’incrocio dove Roberta era stata travolta. In prima fila il marito della donna. Si chiedeva giustizia per lei, ma quando la corte non aveva incriminato il ragazzo colpevole dell’omicidio, Di Lello ha deciso di farsi giustizia con la vendetta.