Sarebbe un vero e proprio flop il cosiddetto part time agevolato. Secondo le ultime notizie aggiornate a oggi in materia di pensioni la norma sul part time agevolato non avrebbe raggiunto lo scopo per cui è stata introdotta che è quella di agevolare il lavoratore che si avvicina alla pensione.
Ma perché una norma che nasce con l’accordo tra azienda e lavoratore si dovrebbe poi rivelare assolutamente non produttiva in termini di accompagnamento verso la pensione del soggetto che l’ha va ad attuare? A parlare sono i numeri perché secondo quanto ha svelato l’Inps solo 200 sono state le domande che sono state accolte per accedere alla misura di part time agevolato che conduce alla pensione. In pratica dalla entrata in vigore della norma, era il 2 giugno 2016, i lavoratori che ne hanno fatto richiesta sono davvero una quantità esigua che non vanno assolutamente ad alterare in maniera significativa il mercato del lavoro.
Infatti solo 200 hanno scelto di aderire al part time agevolato, ne potevano usufruire coloro che maturavano la pensione di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018, e così avviarsi al sistema pensionistico iniziando sgomberare il campo di lavoro che veniva tenuto occupato solo per una parte di giornata. In pratica si tratta di un vero e proprio flop che a molti fa già andare indietro con la memoria al Trattamento di Fine Rapporto in busta paga. Una norma che voleva essere favorevole al dipendente, ma che invece sembra non incidere in tal senso visto che le domande accolte sono: 33 in Lombardia, 21 nel Lazio, solo una in Molise, Basilicata e Valle d’Aosta e 5 rispettivamente in Liguria e nelle Marche.