Il tema Riforma pensioni è sempre un tema molto spinoso da affrontare per il Governo che nonostante stia provando ad attuare delle norme importanti per cercare di aiutare i lavoratori che ne hanno bisogno, ovviamente non può accontentare tutte le categorie. Una di queste che ha maggiormente chiesto bisogno di aiuto al governo è quella dei lavoratori precoci, stanchi di norme poco affidabili e nonostante richieste ai sindacati non riescono a concludere con sufficienza le proprie richieste.
Allora la categoria dei lavoratori precoci ha inviato una lettera al ministro del Lavoro Giuliano Poletti, cercando di farsi sentire a chi di dovere e non venire trascurati dalle norme sulle pensioni da attuare prossimamente. Nella lettera inviata a Poletti si può leggere questo: “E’ ingiusto che per determinate categorie vengano attuate norme per consentire il pensionamento anticipato mentre per la categoria dei precoci non si faccia nulla affinché si possa arrivare a delle soluzioni. E’ impossibile vedere che banchieri vadano in pensione a 35 anni do contributi mentre noi precoci dobbiamo attendere oltre i 40 anni, se non 45″.
Il signor Andrea detto il Toscano, che firma la lettera, aggiunge: “Mi permetto di suggerire a Lei e tutto il governo di valutare con attenzione cosa verrà scritto nei decreti attuativi di maggio, con la speranza possiate garantire anche a noi della categoria precoci quello che ci spetta. Ovviamente il nostro non è un ultimatum ma un sereno consiglio che diamo a chi di competenza. Molti lavoratori precoci sono esasperati e il malcontento generale nella nostra categoria cresce a vista d’occhio. Ci teniamo ad informare che presto scenderemo in piazza a Roma per protestare contro il governo perché anche noi vogliamo rispettati i nostri diritti.