L’8 febbraio la Chiesa festeggia Santa Apollonia d’Alessandria. Apollonia nacque ad Alessandria nel secondo secolo d. C. Di Apollonia non si sa molto, soltanto che si avvicinò presto al Cristianesimo. La storia del suo martirio ci arriva da Eusebio di Cesarea, il quale riporta un brano della lettera del vescovo Dionigi.
Il martirio di Apollonia si ebbe attorno al 249, quando ad Antiochia si scatenò una enorme caccia ai Cristiani, con la persecuzione a questi ultimi. Apollonia fu catturata dai soldati e fu processata. Secondo la tradizione popolare le furono divelti i denti con le tenaglie. Venne poi preparato un gran fuoco per bruciarla viva se non avesse pronunciato delle bestemmie. Riuscita a liberarsi con un’astuzia dalle mani della plebe, si lanciò da sé tra le fiamme, dove morì, ritenendo senza dubbio che il suicidio non costituisse una colpa in quella situazione, temendo che le venisse violata la castità con lo stupro o che ulteriori torture prima del rogo le avrebbero fatto vacillare la fede. Il corpo della martire, secondo alcuni racconti, sarebbe stato ridotto in cenere.
Fu Papa Pio VI a santificarla e a stabilire la festa di Santa Apollonia nel giorno dell’8 febbraio. A causa della tradizione secondo la quale le furono estirpati i denti, santa Apollonia è raffigurata nell’iconografia come una giovane vergine che tiene in mano una tenaglia che stringe un dente. Santa Apollonia è infatti la protettrice dei dentisti e degli igienisti dentali.