Oggi 10 febbraio, si celebra in Italia, come ogni anno dal 2005, la Giornata del Ricordo per le vittime delle Foibe. Sono previste celebrazioni in tutta Italia; a Roma il sindaco Raggi deporrà una corona al Milite Ignoto, mentre invece i segretari della Lega Nord, di Fratelli D’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, saranno invece al sacrario di Basovizza a Trieste, uno dei luoghi simboli della tragedia che colpì tanti civili innocenti dopo la seconda guerra mondiale.
La tragedia delle Foibe colpì infatti gli italiani che risiedevano in Istria e Dalmazia quando queste regioni, al tempo della seconda guerra mondiale, erano italiane. Con la caduta del fascismo e la disfatta dell’esercito italiano prima e di quello tedesco dopo il 1945, le truppe partigiane jugoslave guidate dal generale Tito iniziarono una serie di massacri contro le popolazioni italiane, slave e croate che venivano gettate nelle Foibe, che erano delle grotte carsiche, tipiche di queste zone, che venivano usate per gettare, anche vivi, i prigionieri catturati.
Si stima che le vittime delle “Foibe“ siano state circa 80.000, in maggioranza croati e sloveni oppositori del regime comunista, ma anche 3.000 italiani ebbero purtroppo questa sorte. La giornata si celebra il 10 Febbraio, perché quel giorno del 1947 si firmò il trattato di pace di Parigi, che costrinse l’Italia a lasciare alla Jugoslavia numerose città e borghi a maggioranza italiana, rinunciando definitivamente a Zara, alla Dalmazia, alle isole del Quarnaro, a Fiume, all’Istria e a parte della provincia di Gorizia.
Per lungo tempo questa tragedia è stata dimenticata; la giornata del ricordo è stata infatti istituita con una legge del 2004 dall’allora governo Berlusconi. Ancora oggi è una ricorrenza che non unisce, in particolare modo da una parte della storiografia italiana. E anche politicamente, i toni non sono univoci: il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha criticato il Capo dello Stato Mattarella per non avere preso parte alle commemorazioni di Besovizza, organizzate dal Comune di Trieste. Polemiche anche a Milano, dove l’ANPI e Associazioni Antifasciste hanno criticato la decisione del Municipio 4, guidato dalla Lega Nord, di patrocinare la manifestazione del cantante Federico Goglio, in arte Skoll, accusato di essere un neonazista.