La prima sezione civile della Corte d’Appello di Roma ha emesso una sentenza di condanna oggi per l‘ex generale Bruno Stano, ritenuto in parte responsabile della morte di 28 persone di cui 19 connazionali nella famosa strage di Nassiriya: il motivo della decisione dei magistrati è quello di “aver sottovalutato il pericolo e le indicazioni dell’intelligence”.
A distanza di 13 anni dalla strage di Nassiriya arriva la sentenza che condanna il generale Stano: secondo l’accusa, pur trovandosi in guerra era pur sempre un’operazione umanitaria che non doveva e poteva portare al decesso di così tante persone in una strage. Il Sismi aveva lanciato diversi allarmi sull’assenza di sicurezza e sulla possibilità di un attentato nel giro di pochi giorni, ma Stano sottovalutò ancora. Poi giunse anche la notizia di un camion sospetto e dell’arrivo di alcuni terroristi siriani a Nassiriya, ma nessuna azione fu intrapresa dal generale responsabile della spedizione e ora responsabile, secondo la legge, della morte di 19 italiani.
“È manifesta la stretta dipendenza tra il reato commesso e la morte e le lesioni riportate dalle vittime”. Questo il fulcro della sentenza emessa oggi, il che vuol dire che Bruno Stano dovrà risarcire i parenti delle vittime.