La Chiesa il 16 febbraio festeggia Santa Giuliana di Nicodemia. La Santa è ricordata per aver spaventato il demonio, secondo le antiche leggende cristiane. Giuliana, vissuta attorno al III secolo d.C., aveva accettato di andare sposa ad Eulogio, prefetto pagano della sua città, Nicomedia in Bitinia. Dopo le nozze, però, si rifiutò fermamente all’amplesso dello sposo idolatra. Inoltre, lo sposo pagano, non accettando l’idea della moglie cristiana, non volle avere più a che fare con lei, temendo anche le ire dell’Imperatore, se avesse saputo che la moglie era pagana.
Così si valse della sua autorità di prefetto e comandò che Giuliana fosse torturata, perché apostatasse, cioè rinnegasse la sua fede. Ma nulla, e fu così imprigionata. Ed è proprio in carcere che la donna incontrò il demonio tentatore che fu sconfitto. Si narra infatti che il tentatore le apparve in carcere, sotto forma di Angelo, esortandola a sacrificarsi agli dei e a porre fine ai suoi lunghi tormenti. Con l’ausilio della preghiera, Giuliana riconobbe però il demonio, e gli legò le mani di dietro, e gettandolo in terra battè durissimamente con la catena con la quale era legata, sconfiggendolo. Fu decapitata nel 305 d.C. ai tempi delle persecuzioni cristiane di Diocleziano.