Il primo marzo del 2012 ci ha lasciati Lucio Dalla, abilissimo musicista che nel corso dei suoi cinquant’anni di carriera ha composto numerosi brani di successo e venduto oltre 50 milioni di dischi nel mondo, diventando difatti uno dei massimi rappresentanti della canzone d’autore.
Stroncato da un infarto mentre si trovava in un hotel in Svizzera, all’indomani del suo ultimo concerto a Montreux, per l’artista emiliano si è trattato di una morte improvvisa, arrivata a tre giorni di distanza dal suo sessantanovesimo compleanno. Nato a Bologna il 4 marzo 1943, proprio come il titolo di una delle sue canzoni più celebri, Lucio si appassiona alla musica jazz sin da giovanissimo. Viene notato da Gino Paoli, che vede in lui il primo cantante soul del panorama italiano e decide di produrlo. Il suo esordio arriva nel ’64 al Cantagiro con “Lei (non è per me)” e, due anni più tardi, al Festival di Sanremo con “Paff…bum”.
I BRANI PIU’ FAMOSI DI LUCIO DALLA
Tra i brani di successo realizzati nel corso della sua longeva attività, ricordiamo: “Caruso”, “Piazza grande”, “La casa in riva al mare”, “Bisogna saper perdere”, “Come è profondo il mare”, “Disperato erotico stomp”, “L’anno che verrà”, “Anna e Marco”, “Milano”, “La sera dei miracoli”, “Stella di mare”, “Futura”, “Balla balla ballerino”, “Se io fossi un angelo”, “Chissà se lo sai”, “Vita” con Gianni Morandi, “Attenti al lupo”, “Canzone”, “Tu non mi basti mai” e “Ciao”.
LUCIO DALLA 5 ANNI DALLA MORTE: I RICORDI DEI FAN
A distanza di cinque anni dalla sua morte, il ricordo di Lucio Dalla è ancora vivo nel suo pubblico. Un artista eclettico, fuori dagli schemi, che con la sua ironia è sempre riuscito a star lontano dalle etichette, riuscendo ad alternare capolavori classici ed universali come “Caruso” ad hit radiofoniche e più leggere come “Attenti al lupo”. La sua Bologna e l’Italia continuano a celebrarlo e a ricordarlo, cercando invano di riempire un vuoto che, artisticamente parlando, risulta davvero incolmabile.