I sondaggi politici resi pubblici oggi 3 marzo 2017 puniscono il Pd e premiano il Movimento 5 Stelle, diventato il primo partito grazia alla scissione tra i dem. E le ultime notizie sull’inchiesta Consip non avvantaggiano il partito di Matteo Renzi.
Secondo l’istituto Ixè, infatti, il M5S cala al 27,1% (-0,7) ma è davanti al Pd al 26,9%, che perde l’1,2% proseguendo il trend negativo avviato da settimane. Eppure gli scissionisti di Democratici e progressisti, guidati dal governatore toscano Enrico Rossi e il bersaniano Roberto Speranza, ancora non riescono sfondare: sono appena al 2,9%, ben lontano dalla doppia cifra preconizzata all’inizio.
Secondo i sondaggi, poi, nel centrodestra continua il “derby” tra Lega Nord e Forza Italia: il partito di Matteo Salvini resta terzo con il 12,8%, poco davanti a Forza Italia al 12,7%. Tra i conservatori gli unici a crescere sono i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, superando il tetto del 5%. Paga la scissione interna anche Sinistra italiana, ripiombando al di sotto della soglia del 4%: ora è al 3,4%, tallonata dall’Area popolare che unisce Ncd e Udc, attualmente al 3,3%.
I SONDAGGI NERI PER IL PD
Il sondaggio di Ixè fa il paio con quello diffuso da La7 (realizzato dall’istituto Emg) che conferma come il M5S sia diventata la prima forza politica del Paese, seppure con una percentuale di vantaggio inferiore al mezzo punto rispetto al Pd. La preoccupazione, in particolare tra i dirigenti renziani, è che il clima di battaglia al congresso, con annessi veleni sui casi di tesseramenti falsi, possa influenzare ancora di più in maniera negativa il consenso.