Il quotidiano Libero ha scelto un titolo molto forte per l’8 marzo: “Più patate e meno mimose”, si legge sulla prima pagina del numero di oggi. L’articolo racconta l’iniziativa di due giovani, Silvia Lana e Ilaria Marchesini, che hanno lanciato una campagna antisessista con tanto di hashtag #nonsibaratta con la successiva domanda: perchè dovrei dartela? L’obiettivo è quello di denunciare il sessismo presente a più livelli nella società, a partire dal mondo del lavoro.
A Libero hanno subito colto la palla al balzo: di recente il giornale era finito sotto attacco per il titolo “Patata bollente“ riferito alla sindaca di Roma, Virginia Raggi. Così, mentre la gran parte della stampa celebra la necessità di dare maggiore spazio alle donne, il giornale diretto da Pietro Senaldi e Vittorio Feltri ha voluto focalizzarsi su un aspetto in particolare. Richiamando il tubero tanto caro ai vertici del quotidiano milanese: il contestato titolo “Patata bollente” era stato già usato per parlare dei guai di Silvio Berlusconi causati da Ruby.
LA CAMPAGNA PIÙ PATATE MENO MIMOSE
Silvia e Ilaria, le due protagonista della denuncia, hanno comunque dato un forte senso sociale all’iniziativa. “Vogliamo far capire il disagio che proviamo noi donne in un mondo dove, ancora oggi, al lavoro, ti vengono fatte delle proposte scandalose, inaccettabili. #Nonsibaratta è una campagna che vuole sensibilizzare in maniera creativa e divertente un tema davvero importante”, hanno spiegato al Corriere del Veneto. E a Libero la storia è piaciuta, eccome. Tanto da meritare la prima pagina.