Come ogni domenica sera, su Italia 1 è adata in onda ieri una nuova puntata de “Le Iene“, il programma che grazie a servizi ed inchieste, denuncia molte situazioni critiche o al limite della legalità che accadono nel nostro Paese. Il servizio che vi siamo proponendo in estratto, e a fine articolo con il link per vederlo per intero, parla dell’antimafia che in Sicilia si è data agli affari immobiliari. Nel servizio viene mostato, infatti, il primo palazzo creato dalla prima immobiliare antimafia in Italia. Il palazzo viene chiamato “Il palazzo della legalità”.
ANTIMAFIA E BENI CONFISCATI: IL SERVIZIO DE LE IENE
Il servizio racconta la storia di un palazzo costruito da due tribunali siciliani grazie all’utilizzo dei beni sequestrati e confiscati a persone sospettate di avere allacci con la mafia. Il patrimonio di un sospettato, va infatti a finire nelle mani di un amministratore giudiziario, che ha il delicato copito di gestire e tutelare il patrimonio stesso. Se la persona sospettata riesce a dimostrare di non avere allacci con le mafie, il patrimonio torna suo, altrimenti, in caso contrario, da sequestro si passa a confisca e il patrimonio diventa di proprietà dello stato, e quindi di noi cittadini.
L’ANTIMAFIA CHE SI FA IMPRESA: IL SERVIZIO DE LE IENE
La denuncia portata avanti da “Le Iene” in questo servizio, è che per la costruzione del “palazzo della legalità” sono stati uniti i beni sequestrati a due imprese accusate di avere legami con la mafia, di cui una possedeva un terreno edificabile, l’altra i soldi per costruire. In poche parole sono stati uniti due patrimoni che invece andavano soltanto tutelati, e non usati come nuova impresa edile.