Si intitola “Tu non esisti” il nuovo singolo di Marco Masini, secondo estratto dal suo ultimo disco “Spostato di un secondo”. Il brano, in rotazione radiofonica dal 31 marzo, segue il successo dell’omonima canzone presentata in gara all’ultimo Festival della canzone italiana di Sanremo. Di seguito il testo ed il video ufficiale del pezzo, diretto dal regista Gaetano Morbioli.
Il cantautore toscano sarà a breve impegnato in una nuova tournée teatrale, che lo vedrà protagonista di diversi spettacoli in giro per l’Italia. Il debutto è previsto il prossimo 30 aprile al Teatro Verdi di Montecatini, per poi proseguire: il 3 maggio al Teatro delle Muse di Ancona; il 5 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma; il 7 maggio al Linear Ciack di Milano; il 9 maggio al Teatro Massimo di Pescara; il 10 maggio all’Obihall di Firenze; il 13 maggio al Teatro Colosseo di Torino; il 14 maggio al Teatro Verdi di Pisa; il 16 maggio al Teatro Politeama Greco di Lecce; il 20 maggio al Palabanco di Brescia; il 25 maggio al Politeama Genovese di Genova ed, infine, il 27 maggio al Gran Teatro Geox di Padova. Info e biglietti su ticketone.it.
Tu non esisti (Video)
Tu non esisti (Testo)
Si dice che tutto torna
tutto torna dov’è nato
che fa il giro del mondo
e ricomincia poi da capo
che hai vissuto qualcosa
ma non ti ricordi niente
opaco, distante
Come un giorno che eri assente ed io
mi sveglio, mi guardo allo specchio
e mi vedo un disastro
sarà stato un brutto sogno
che vomiti al mattino e passa tutto
passa come una sbronza
con un mal di testa che ti spacca
ma almeno stavolta non è colpa mia
Perché tu, tu non esisti
altrimenti saresti qui con me adesso
a parlare, scherzare, a fare l’amore,
guardare un film, rifare l’amore,
più forte ancora,
fino a nasconderci dal tempo e..
come avremmo chiamato nostro figlio,
Sarebbe stato intelligente come te
o magari stronzo come me, chissà
ma adesso cosa importa, adesso negheresti
adesso che, adesso che
Tu non esisti
e allora fai crollare i ponti
fai sparire le strade
rimani un’isola lontana
fuori da ogni mare
e cambia nome alle stazioni
ora che sembrano uguali
tutti i posti dove andare
e allora spegni questo cielo
smonta pure le stelle
Le scenografie eccessive, togli pure quelle
e lascia solo questo inverno
si dice mai guardarsi indietro
il passato è già passato
e gli errori sono umani
ma le tue mani sono errori
che ho commesso e non mi pento
perché preferisco piangere, che rimpiangere
e stavolta non è colpa mia.
Perché tu, tu non esisti
altrimenti saresti qui con me adesso
a provarci di nuovo a scavare sul fondo
con le mani, le unghie
per trovare una goccia, soltanto
e un po’ di senso a questa vita
incasinata e fuori moda
che avrei voluto non pagare mai il conto
o magari chiedere uno sconto
e tu, invece tu ci provi, invece tu resisti
adesso che, adesso che
tu non esisti.
E allora fai crollare i ponti
fai sparire le strade
rimani un’isola lontana
fuori da ogni mare
e chiudi tutte le finestre
guardare dentro ora è più importante
che guardare fuori
e allora spegni questo cielo
smonta pure le stelle
le musiche di sottofondo, togli pure quelle
e lascia solo questo inverno
Si dice che tutto torna
tutto torna dov’è nato
c’è chi fa il giro del mondo
per dimenticare chi è stato
e poi ci sono due, due che si sono visti
che sembra già passato un secolo
e adesso
tu non esisti
tu non esisti