Tante critiche in materia di Riforma Pensioni sono quelle che vengono gettate sul tavolo oggi, 18 aprile 2017, le ultime notizie in materia di pensioni toccano innanzitutto l’Ape Social con i requisiti di verifica che subiranno una rallentamento per le numerose domande che verranno presentate. Ma anche altri aspetti della Riforma sono sotto l’occhio del ciclone: l’applicazione della Quota 41 chiesta da parte dei lavoratori precoci e le gabelle sopra gli assegni pensionistici. Anche gli insegnanti sono sul piede di guerra, ma contro la Legge Fornero per l’innalzamento dell’età pensionabile.
RIFORMA PENSIONI, APE SOCIAL LE PERPLESSITA’ DELL’INCA
Non sarà semplice poter accedere all’Ape Social. A dirlo è Morena Piccinini presidente dell’Inca che sfrutta la possibilità di poter esprimere la propria opinione su una rivista della Cgil intitolata “Esperienze” per porre al pubblico i propri dubbi sulla Riforma delle Pensioni e in particolare sulla misura pensionistica che fa riferimento all’Ape Social. “Bisognerà fare i conti con le complesse operazioni di verifica individuale dei requisiti richiesti, ma soprattutto con i tempi contingentati per la presentazione delle domande, imposti dalla norma”, scrive la Piccinini. La stessa subito dopo aggiunge che l’Inps potrebbe esaminare solo a fine giugno alla scadenza naturale della presentazione delle stesse e quindi si tratta di un lavoro che si andrebbe a protrarre almeno fino al termine dell’anno: “Questo fa ritenere che ci sarà una corsa per presentare la domanda, anche perché sono stati stanziati 300 milioni di euro. Non bisogna poi dimenticare che l’Ape social consente di accedere alla pensione in anticipo senza alcuna penalizzazione sull’assegno che si andrà a incassare. Nell’arco di questi due mesi, bisognerà dunque fare tutte le verifiche sulle posizioni assicurative individuali, completare l’iter procedurale e ottenere, infine, la certificazione del diritto da parte di Inps”, conclude la Piccinini.
RIFORMA PENSIONI: LAVORATORI PRECOCI E QUOTA 41
Sono instancabili i lavoratori precoci nella battaglia per vedere riconosciute le migliori condizioni per andare in pensione anticipatamente attraverso Quota 41. A Torino hanno approntato un banchetto informativo e di raccolta firme per sottoscrivere una petizione che possa spingere a cambiare le carte in tavola della Riforma e quindi spingere a un anticipo pensionistico che parta dai 62 anni. Una proposta di legge che non è mai passata però nonostante lo sforzo di Cesare Damiano che però negli ultimi tempi sembra ormai aver abbandonato la battaglia posizionando i propri interessi su una pensione di garanzia per i giovani.
RIFORMA PENSIONI: LE CRITICHE DELLA FEDERSVEP
Altre critiche in materia di Riforma Pensioni sono quelle che sono state avanzate da Michele Poerio che è segretario della Federsvep (Federazione sanitari pensionati e vedove): “La risposta alla mancanza di politiche in grado di rilanciare l’occupazione non può essere una nuova gabella sulle pensioni cosiddette d’oro che sono già state penalizzate, negli ultimi 9 anni, da reiterati blocchi della perequazione e svariati contributi di solidarietà che hanno determinato l’abbattimento del 20-25 per cento del loro potere di acquisto”.
PENSIONI ULTIME NOTIZIE, INSEGNANTI CONTRO LEGGE FORNERO
Sul piede di guerra anche gli insegnanti che sfruttano Orizzonte Scuola per far arrivare la loro voce di protesta contro la Legge Fornero. I docenti hanno scritto un accorato appello per rendere pubbliche le loro perplessità: “Sembra quasi che l’innalzamento dell’età pensionabile sia una condanna che il docente è costretto a subire. Se le premesse sono queste un insegnante giovane, appena entrato in ruolo quando andrà in pensione? Mai. O forse un domani la pensione non la vedrà neppure!”.