Abbiamo intervistato per voi Luca Bassanese, cantautore veneto che ha rilasciato lo scorso 12 maggio il suo nuovo album “Colpiscimi felicità”. Ad anticipare l’ottava fatica discografica del cantautore veneto, è il singolo “Gli anni ’70 ed io che ti amo”, attualmente in rotazione radiofonica.
Nel disco figurano dieci inediti, tutti molto introspettivi. E’ come se tu avessi voluto raccontare più di te rispetto al passato. Lo possiamo definire il tuo lavoro più autobiografico?
“Certo, è molto autobiografico e pensa che nelle registrazioni con Stefano Florio mio coautore e produttore che ha curato l’intera realizzazione di “Colpiscimi felicità” abbiamo cercato di cogliere l’istintività anche nei testi quando qualche parola all’improvviso cambiava o prendeva una forma diversa per depositare pensieri e sentimenti più radicati e personali possibili del mio essere. Lasciavo quindi il testo stampato da una parte e cantavo per lo più a memoria senza vincolarmi alla scrittura per lasciare che il flusso di coscienza divenisse parola”.
Il disco arriva a due anni di distanza dal tuo precedente progetto, in questo periodo hai continuato a girare per il mondo. Quanto è importante il viaggio nel percorso di un cantautore?
“Viaggiare è incontrare persone prima di tutto, al di là dei palazzi, delle Piazze, dell’architettura di un luogo il viaggio ci porta a scontrarci ed incontrarci con nuove culture, respirare nuovi odori e la meraviglia è scoprire cose nuove ma anche percepire che a migliaia di chilometri da casa c’è un suono che riconosci, una voce familiare, qualcosa che ti appartiene un senso di bellezza a cui non sai dare un nome ma che senti nel profondo t’appartenga”.
Anche se in questo disco c’è meno impegno civile rispetto al passato, figurano anche canzoni come “Datemi un orto”, “Canto sociale”, “Burocrazy” e “Canzone del 29 giugno”, riuscendo a mantenere comunque sempre il filo conduttore del disco. Si può parlare di temi sociali, lanciando anche messaggi importanti, in chiave positiva?
“È quello che cerco di fare da anni, quando le mie canzoni vengono utilizzate nelle scuole capisco che questa chiave può essere un modo non convenzionale per arrivare ad un pensiero utile di condivisione e confronto. Con Stefano Florio in questo cammino non abbiamo mai voluto essere giudicanti ma porre delle questioni, perchè la soluzione non può essere in una canzone ma magari in quel giovane uomo o donna del futuro che in una piccola stanza o una piccola aula sta crescendo i suoi pensieri che diventeranno linfa vitale per il mondo intero!”.
Possiamo definirlo, dunque, un concept album della felicità?
“Riflettendoci ogni canzone parla di felicità anche nei momenti più difficili come quelli descritti nel brano “L’extraterrestre” il protagonista pur ritrovandosi in una terra lontana allo sguardo di uno stesso sole sotto lo stesso cielo ritrova un istinto di speranza e l’incanto gli appare”.
Tornando al nuovo album, a quali brani sei maggiormente legato?
“Dovendo scegliere, tutta la prima parte dell’album essendo molto intimista è di per se legata particolarmente alla mia persona ma come brano rappresentativo nella sua razionalità “Canto sociale” è sicuramente una creatura a cui voglio molto bene”.
“La parte migliore di te” è un pezzo dalla forti sonorità estive, che messaggio racchiude al suo interno?
“Che tra le tante cose che ci vengono richieste da quando siamo bambini l’unica goccia di splendore che possiamo donare al mondo risiede nella parte migliore di noi in quella zona di felicità dove trovano dimora i sogni e i desideri più profondi. Quella terra che se coltivata regala frutti in abbondanza non solo a noi stessi ma anche agli altri. Ed è con questo pensiero che dovremmo rapportarci soprattutto a scuola con le nuove generazioni, nell’ascolto prima ancora che nell’insegnamento”.
La tua musica non ha mai avuto etichette, al massimo contaminazioni. Nel disco ci sono influenze sia folk che addirittura swing, quali altri generi ti piacerebbe sperimentare in futuro?
“Ritengo la mia musica cantautorale ed eclettica, non pongo limiti alla creatività ed è meraviglioso esplorare a volte oltre i confini”.
Porterai dal vivo “Colpiscimi felicità” nei prossimi mesi? Quali sono le date già annunciate?
“Sarò presto in varie città italiane e ad agosto andremo in Belgio e nei Paesi Bassi, dico andremo perchè sarò accompagnato da ottimi musicisti e tutti gli spostamenti saranno condivisi con continui aggiornamenti nella pagina web lucabassanese.it e sulla mia pagina Facebook ufficiale“.