Si chiama Lara Bombonati la sospetta foreign fighter italiana arrestata a Tortona. La ragazza di 26 anni è stata fermata dalla Digos di Alessandria ed è attualmente reclusa a Torino con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale. La radicalizzazione sarebbe avvenuta dopo il matrimonio e il trasferimento in Turchia nel 2014. Era stata la preoccupazione della famiglia della ragazza a far partire le indagini.
Le indagini sulla foreign fighter italiana
Come detto, le indagini sono partite quando la famiglia di Lara Bombonati, preoccupata dalle difficoltà nel mettersi in contatto con la ragazza, avevano allertato le forze dell’ordine, raccontando della progressiva radicalizzazione nella fede islamica della figlia. Alla base della conversione della ragazza ci sarebbero rapporti sentimentali che l’avrebbero introdotta in ambienti vicini al fanatismo islamico. In particolare sarebbero i suoi rapporti con dei soggetti maghrebini poco raccomandabili ad aver insospettito l’antiterrorismo italiano che ritiene che la ragazza possa essere inserita nel gruppo terroristico ”Organizzazione per la liberazione del Levante”.
Il fenomeno di foreign fighters
È il fenomeno dei foreign fighters a preoccupare principalmente l’Occidente rispetto al fanatismo di matrice islamica: infatti, la difficoltà di tenere sotto controllo soggetti nati e cresciuti in un Paese europeo che però poi decidono di arruolarsi tra le fila jihadiste si è manifestata spesso. Anche l’Italia deve fare i conti con questo fenomeno sociale prima ancora che di ordine pubblico mantenendo standard di sicurezza alti senza cadere però nella trappola della caccia alle streghe.