Lo scorso 25 giugno si è svolta a Macerata la finale di Musicultura 2017, il Festival musicale che, a partire dal 1990, ha visto nascere moltissimi artisti importanti, tra cui Povia e Simone Cristicchi. A dare sfoggio del suo talento in questa ultima edizione è stata Francesca Sarasso, che si è aggiudicata il Premio della Critica e il Premio per la Miglior Musica con il brano “Non c’incontriamo mai”.
Ciao Francesca, partiamo dal presente: si è appena conclusa la 27esima edizione di Musicultura, che esperienza è stata per te?
“Musicultura è stata un’esperienza sorprendente sotto ogni punto vista. Questo Festival mi ha fatta crescere artisticamente e umanamente. Ricevere il Premio della Critica e il Premio per la Miglior Musica è stata una grande soddisfazione, che tengo a condividere con tutto il mio team di lavoro”.
Per il brano “Non c’incontriamo mai” la produzione artistica è curata dal maestro Giulio Nenna e da Andrea Debernardi, Com’è stato collaborare con loro?
“Lavorare con Giulio Nenna e Andrea Debernardi è una grande opportunità. Con loro ho vissuto un anno di lavoro davvero edificante. Il brano ‘Non c’incontriamo mai’ rappresenta una parentesi importante della mia vita. Un periodo di scoperte e di attese, che ti cambiano profondamente”.
Per accompagnare il singolo uscito ad aprile, è stato realizzato un videoclip diretto da diretto da Mario Silvestrone e Valerio Di Filippo. Cosa avete voluto esprimere con quelle immagini?
“Un forte senso di solitudine, in un’ambientazione che, ovviamente, riporta all’idea del mare d’inverno. Sono contenta di aver potuto lavorare con Silvestrone e Di Filippo, perché sono riusciti a rispettare in ogni ripresa la delicatezza che io ho voluto esprimere con la mia canzone”.
Con quale approccio una giovanissima come te si affaccia al mercato discografico attuale?
“Con coraggio. Questo è l’unico approccio in cui credo, per tentare di fare una qualsiasi cosa nella vita. Che il mondo della musica non sia una strada spianata è risaputo ed è per questo che penso che coraggio e determinazione siano due prerogative per poter costruire una carriera solida e duratura”.
Dal tuo punto di vista, il web rappresenta una minaccia o una risorsa per la discografia?
“Penso che il web rappresenti prima di tutto un’opportunità con la quale coltivare personalmente il rapporto con i fan. Se lo si cura nel modo appropriato, non può che essere una risorsa”.
A cosa si deve la scelta di iniziare partecipando a una kermesse prestigiosa come Musicultura che, in qualche modo, rappresenta l’opposto di un talent show? Che molti considerano come una facile scorciatoia…
“Ho scelto Musicultura perché era il posto giusto per presentare la mia musica, non ho preso questa decisione pensando fosse l’opposto di qualcosa. Ho pieno rispetto per i talent, che tra l’altro seguo da casa ,sempre volentieri e con grande curiosità. Sto cercando semplicemente la via più giusta per far emergere le mie canzoni e la mia voce, non mi importa di quanto possa essere lunga e difficile”.
Quale messaggio vorresti che arrivasse, oggi, al pubblico dalla tua musica?
“Vorrei che arrivasse quello che sento, le mie emozioni e il mio modo di osservare la vita e il mondo. Mi piacerebbe farmi conoscere per quella che sono tutti i giorni”.