”Genny a carogna”, al secolo Gennaro De Tommaso, dopo i tragici fatti della finale di Coppa Italia del 3 maggio 2014, torna ad avere problemi con la giustizia: infatti, l’ex capo ultrà del Napoli è stato arrestato dai Carabinieri del Comando Provinciale del capoluogo partenopeo nell’ambito di un’inchiesta su di un ampio traffico di sostanze stupefacenti a livello internazionale.
”Genny a carogna” di nuovo nei guai
Non che il curriculum di Gennaro De Tommaso fosse povero da questo punto di vista, ma l’arresto avvenuto in queste ore lo arricchisce certamente di una medaglia al valore criminale non indifferente: infatti, secondo gli organi inquirenti, Genny all’interno dell’organizzazione che gestiva il traffico di droga deteneva il delicato ruolo di tenere i contatti con fornitori esteri, soprattutto olandesi, dai quali arrivava la droga da smerciare sulle piazze campane e non solo.
”Genny a carogna” e la finale di Coppa Italia del 2014
Gennaro De Tommaso, alias ”Genny a carogna”, era salito all’altare della cronaca quel drammatico 3 maggio 2014 quando a Roma, in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, avvenne una delle più grandi tragedie della storia recente del calcio italiano. Fuori lo stadio, prima della partita, Daniele De Santis, ultrà della Roma, assassinò il giovane tifoso napoletano Ciro Esposito. Come reazione il tifo organizzato partenopeo, capeggiato proprio da ”Genny a carogna”, all’interno dello stadio diede vita a delle agitazioni per chiedere chiarezza rispetto alle condizioni di Ciro e a quanto era successo, si assistette in diretta nazionale su Rai Uno a una surreale trattativa tra il De Tommaso e il capitano del Napoli Marek Hamsik al termine della quale si riuscì a giocare la partita che fu vinta agevolmente dai partenopei. Quella sera si visse uno dei momenti più bassi della storia del calcio italiano, momenti che non vanno dimenticati ma che non devono mai più accadere.