Al Senato della Repubblica è in corso l’approvazione della Legge di Bilancio 2017, dopo che la maggioranza ha posto la fiducia sulla manovra già licenziata alla Camera. L’obiettivo è infatti quello di approvare la legge di Bilancio anche a Palazzo Madama il più velocemente possibile, a causa della crisi di governo provocato dalla vittoria del “no” al Referendum.
Vediamo quindi le misure principali della Legge. Innanzitutto, rapporto deficit/Pil, che viene indicato al 2,3%. Per quanto riguarda le misure a sostegno della crescita, slitta al 2018 l’aumento dell’Iva, anche non viene rinviato del tutto: nel 2017 varrà infatti 15 miliardi circa. Viene inoltre introdotta a partire dal 1 Gennaio 2019 un nuovo aumento dell‘Iva, pari a 0,9 punti percentuali. Tra le misure a sostegno delle imprese, l’introduzione dell’imposta sul reddito (IRI), con aliquota unica Ires al 24%.
Sul fronte della Pubblica Amministrazione, è previsto un Fondo apposito, di 1,48 miliardi di euro per il 2017 e 1,39 miliardi di euro dal 2018, destinato a finanziare il rinnovo dei contratti sul triennio 2016-2018. Allo stesso tempo, vengono fissati i risparmi di spesa nella P.A.:728,4 milioni nel 2017, 708,9 milioni nel 2018 e 713,2 milioni nel 2019. Specifiche risorse saranno poi stanziate per le assunzioni a tempo indeterminato, comprese quelle nei Corpi di Polizia.
Veniamo a un altro settore delicato, quello delle Pensioni: la novità è l’APE (Anticipo Finanziario a Garanzia Pensionistica). Funziona in questo modo: si incassa un prestito bancario, coperto da una polizza assicurativa obbligatoria contro il rischio di premorienza, da restituire a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia con rate di ammortamento mensili per una durata di venti anni. I requisiti sono età anagrafica minima di 63 anni; maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi; anzianità contributiva di 20 anni; pensione pari almeno a 1,4 volte il trattamento minimo.
Per la Scuola, è previsto un finanziamento al Miur da 140 milioni nel 2017 e 400 per il 2018, per far fronte alle assunzioni di docenti. Capitolo Sanità: il Finanziamento al Servizio Sanitario Nazionale viene portato a 113 miliardi di euro per il 2017 e a 114 per il 2018. Infine, le spese per i migranti: le risorse potrebbero essere trovate, per un massimo di 280 milioni di euro, dai fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2014-2020.