Proprio in queste ore, si sta decidendo a Bruxelles, la nuova sede dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e dell’Autorità Bancaria Europea (EBA). Lo spostamento di questi enti dal territorio inglese è causa di uno dei primi effetti Brexit.
L’EMA è responsabile della valutazione scientifica, della supervisione e del monitoraggio della sicurezza dei medicinali nell’UE, di sede a Londra, nel quartiere finanziario di Canary Wharf. Tra le città candidate ad accoglierla: Amsterdam, Atene, Barcellona, Bonn, Bratislava , Bruxelles, Bucarest, Copenaghen , Helsinki , Lilla , Milano, Porto, Sofia, Stoccolma, Malta, Vienna, Varsavia, Zagabria.
Molto quotata Milano, in un primo momento data per favorita da analisti e bookmakers, ma che ha dovuto cedere il posto ad Amsterdam. Il lancio di una monetina ha sancito la vittoria della capitale olandese, che come il capoluogo lombardo, aveva preso lo stesso numero di voti.
“Buona fortuna a tutti i candidati ad ospitare Ema e Eba. Qualsiasi sarà il risultato, il vero vincitore del voto di oggi è l’Ue a 27. Organizzati e in preparazione per la Brexit“. Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk si era pronunciato in un Tweet, riferendosi alla votazione
L’Autorità Bancaria Europea
Per quanto riguarda l’EBA, che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza efficace e uniforme nel settore bancario europeo, le città accreditate sono Bruxelles, Dublino, Francoforte, Parigi, Praga, Lussemburgo, Vienna, Varsavia.
In attesa di conoscere anche il risultato di questa votazione, riportiamo le parole del segretario agli Affari europei ceco Ales Chmelar: “credo sia importante l’equilibrio geografico. Ci aspettiamo che almeno una delle due vada ad uno dei Paesi di più recente ingresso“. Un riferimento di Chmelar, neanche troppo velato, alla candidatura di Praga per ospitare l’EBA.