Questi fantasmi! è una delle commedie più importanti di Eduardo; scritta nel 1945. La trama, in un perfetto equilibrio tra comico e tragico, racconta la vicenda di Pasquale Lojacono, un uomo qualunque che si ritrova alle prese con quello che crede in un fantasma che infesta la sua nuova casa.
La verità è che non si tratta di alcuno spettro, bensì dell’umanissimo amante della moglie. Il tema, è uno di quelli centrali della drammaturgia eduardiana: la vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera, imposta agli uomini dalle circostanze.
La compagnia di “Questi Fantasmi” al Bellini
L’intramontabile testo è portato in scena da Elledieffe, la Compagnia di Luca De Filippo, oggi dopo la sua scomparsa diretta da Carolina Rosi, in un ensemble che unisce diverse generazioni di attori: insieme a Gianfelice Imparato, a cui è stato affidato il ruolo di Pasquale Lojacono, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo, Giovanni Allocca, Paola Fulciniti e Gianni Cannavacciuolo, vedremo un nutrito gruppo di giovanissimi in un lavoro che continua, nel rigoroso segno di Luca, a rappresentare e proteggere l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale italiana.
Divisa in tre atti, Questi Fantasmi è la seconda, dopo Napoli Milionaria, a far parte della raccolta Cantata dei giorni dispari. Eduardo si ispirò probabilmente per la sua realizzazione a un episodio di cui fu protagonista suo padre, Eduardo Scarpetta.
La genesi di “Questi Fantasmi”, una vicenda autobiografica
Racconta infatti quest’ultimo che la sua famiglia, in ristrettezze economiche, fu costretta a lasciare la propria abitazione da un giorno all’altro. Il padre riuscì a trovare in poco tempo una nuova sistemazione, all’apparenza eccezionale in rapporto all’affitto ridottissimo da pagare. Dopo alcuni giorni si chiarì il mistero: la casa era frequentata da un’impertinente “monaciello”.
La commedia rappresentata al maestoso e storico teatro Bellini, resta fedele in tutto (anche in ogni singola battuta del testo) all’originale di Eduardo (ricordo anche dell’omonimo film con Sophia Loren e Vittorio Gassman) gli attori si amalgamano perfettamente tra loro nonostante i vari gap generazionali e sempre realmente di far rivivere quel fantasma che altro non è che il mito di Eduardo De Filippo e della sua commedia napoletana.
Due ore e passa di spettacolo che non si fanno affatto sentire per via di una trama che non presenta alcuna pecca e sempre cosi dannatamente attuale tutt’oggi mostrando di come l’uomo nella sua natura non muta mai e resta cosi di secolo in secolo.