Arrivano, a poche ore dall’attentato di Macerata, le prime reazioni del mondo politico e sociale da oggi in piena campagna elettorale. C’era tanta attesa per le parole di Matteo Salvini che, questa volta, ha affidato le sue parole al Corriere della Sera e non ai social: “È chiaro ed evidente che un’immigrazione fuori controllo, un’invasione come quella organizzata, voluta e finanziata in questi anni, porta allo scontro sociale“, poi condanna il gesto materiale: “Chiunque spari è un delinquente, a prescindere dal colore della pelle”.
Sparatoria di Macerata, le accuse contro Salvini
Sui social, in particolare su Twitter, sono in migliaia gli utenti che commentano i fatti, spesso schierandosi politicamente, spesso condannando semplicemente la violenza. Tra le tante ha fatto discutere la posizione netta dello scrittore Roberto Saviano: “Il mandante morale dei fatti di Macerata è Matteo Salvini. Lui e le sue parole sconsiderate sono oramai un pericolo mortale per la tenuta democratica. Chi oggi, soprattutto ai massimi livelli istituzionali, non se ne rende conto, sta ipotecando il nostro futuro”. Poi ancora l’invito alla stampa a chiamare i fatti “attentato terroristico fascista”.
Il mandante morale dei fatti di Macerata è Matteo Salvini. Lui e le sue parole sconsiderate sono oramai un pericolo mortale per la tenuta democratica. Chi oggi, soprattutto ai massimi livelli istituzionali, non se ne rende conto, sta ipotecando il nostro futuro.
— Roberto Saviano (@robertosaviano) February 3, 2018
Subito prima commenta anche Pietro Grasso, candidato premier di Liberi e Uguali: “Chi, come Salvini, strumentalizza fatti di cronaca e tragedie per scopi elettorali è tra i responsabili di questa spirale di odio e di violenza che dobbiamo fermare al più presto – dice l’ex presidente del Senato – Odio e violenza che oggi hanno rischiato di trasformarsi in una strage razziale. Il nostro paese ha già conosciuto il fascismo e le sue leggi razziali. Non possiamo più voltarci dall’altra parte, non possiamo più minimizzare”.
Sulla sparatoria interviene anche Matteo Renzi
Parla Matteo Renzi, anche lui impegnato in campagna elettorale. Ricorda il passato dell’attentatore nella Lega Nord e la sua candidatura alle elezioni comunali dell’anno scorso, compreso anche l’episodio ripreso da alcune fonti di informazione, secondo le quali sarebbero stati esplosi colpi di pistola alla sede PD di Macerata: “un appello a tutti, ma proprio a tutti, alla calma e alla responsabilità. L’uomo che ha sparato, colpendo sei coetanei di colore, è una persona squallida e folle. Ma lo Stato è più forte di lui – continua il presidente del PD – Quell’uomo si è candidato con la Lega Nord e oggi ha sparato anche alla sede del Pd di Macerata: verrebbe facile tenere alta la polemica verso chi ogni giorno alimenta l’odio contro di noi. Ma sarebbe un errore: è tempo di calma e di responsabilità, davvero”.
Dopo i fatti di Macerata, vorrei fare un appello a tutti, ma proprio a tutti, alla calma e alla responsabilità. L'uomo…
Posted by Matteo Renzi on Samstag, 3. Februar 2018