Gli infermieri sono in rivolta per l’ennesima volta. Ormai è da anni che vediamo lo Stato tagliare fondi alle istituzioni pubbliche, e i settori più colpiti sono sempre l’istruzione o i servizi ospedalieri.
A farne le spese, oltre noi cittadini, ci sono le categorie di professionisti altamente formati sempre più in biblico, sempre più precarie.
Per questo, a Milano, l’11 Aprile, gli infermieri hanno deciso di ribellarsi all’ennesimo scacco subito, all’ennesima svalutazione del loro lavoro: il sindacato di categoria NursSind di Milano, Sindacato delle Professioni Infermieristiche, ha indetto lo sciopero nazionale per il 12 il 13 Aprile, a causa della svalutazione del contratto di lavoro del comparto Sanità.
Cosa prevede il contratto?
Il nuovo Contratto Collettivo, di cui Cgil, Cisl, Uil e Fsi hanno già firmato una preintesa che è ancora tutta da riscrivere, deve essere completato dato che al momento mancano 34 punti su 96.
Per quanto riguarda l’opinione dei sindacati nazionali, questo dovrebbe essere il miglior contratto che potevano ottenere per la categorie degli infermieri, mentre secondo il sindacato di categoria NurSind è addirittura lesivo per la professionalità del personale ospedaliero.
Come si è detto è ancora tutto da scrivere, infatti il Consiglio dei Ministri ha solo dato un primo ‘via libera’ all’ipotesi di contratto dei dipendenti pubblici della sanità e degli enti locali; al momento, manca ancora il parere della Conte dei Conti, dunque lo sciopero in questione potrebbe far rivalutare la possibilità di cambiare i punti salienti.
L’opinione del Sindacato NurSind
Rosario Pagana e Nicoletta Voichescu, appartenenti alla Segreteria Territoriale NurSind di Milano, hanno dichiarato le ragione dello sciopero, in linea con l’opinione condivisa dal 95% delle Segreterie Territoriali al Consiglio Nazionale NurSind:
“Per ribadire le nostre posizioni e per ottenere un Contratto che al momento resta ancora al palo, il Sindacato NurSind ha proclamato uno sciopero nazionale per il 12 e il 13 aprile. Dopo 9 anni di attesa, questo CCNL svende la dignità e i diritti di infermieri e professionisti sanitari. Il rischio è che si mettano a repentaglio il Servizio Sanitario Nazionale e soprattutto la salute di tutti i cittadini”
Chi parteciperà allo sciopero?
Pagana e Voichescu hanno comunque assicurato che chiunque si recherà in Ospedale nel giorno dello sciopero, troverà il personale ospedaliero pronto ad accoglierlo:
“Ovviamente, la nostra categoria ha l’obbligo di coprire tutti i turni, sciopero o meno. Però anche i colleghi che saranno precettati e lavoreranno nei reparti di degenza, negli ambulatori e nei Pronto Soccorso parteciperanno simbolicamente all’iniziativa. Abbiamo infatti predisposto degli appositi badge”
L’apposito Badge riporterà la scritta: ‘Garantisco assistenza 365 giorni l’anno. Voglio un contratto dignitoso’, per far comprendere ai cittadini la situazione di disagio all’interno dell’ospedale, per una categoria che porta avanti tutti i giorni un lavoro faticoso e pieno di difficoltà.