Tutti hanno quei momenti no della vita in cui ci si sente un po’ strani e stizziti. Quando si è stressati dal lavoro oppure non si riesce a finire ciò che si è iniziato a causa di qualche imprevisto si diventa di cattivo umore. Queste cose fanno venire le paturnie, cioè fanno scattare quei famosi cinque minuti.
Etimologia di Paturnie
L’origine del termine risulta essere incerta tanto che il Pianigiani nel suo Dizionario Etimologico scrive “forse dal lat. PATI, soffrire (gr. PATHOS, passione)”. Che il termine sia legato alle emozioni umane è certo dal momento che paturnia indica proprio il cattivo umore riferito ad uno stato di malinconia.
Un’ipotesi assai curiosa sulla nascita del termine vuole che esso nasca dalla crasi di due parole: pati, appunto soffrire, e Saturno, nome del sesto pianeta del sistema solare. Si dice infatti che Saturno sia legato agli stati d’animo umani con una certa connotazione negativa. In realtà in astrologia Saturno rappresenta soprattutto la spiritualità dell’intelletto, raffigura la coscienza e la capacità di scendere a compromessi. Per questo viene spesso ritratto come un vecchio. Quindi in un momento di intensa riflessione è normale che si possa essere un po’ turbati.
La pellicola di Ferzan Özpetek é intitolata Saturno Contro. Ciò indica che quando il pianeta è in opposizione al proprio segno, l’evento porta a grandi cambiamenti nella propria vita che mettono a dura prova le emozioni umane, come nel caso del film.
Significato del termine
Tutti possono essere di cattivo umore: c’è chi ti fa venire le paturnie o chi se le fa venire da solo. Quei cinque minuti di stizza devono esserci perché costituiscono il momento in cui una persona, al culmine dell’emozione, non capisce effettivamente che cosa gli sta accadendo e dunque deve assolutamente riprendere la strada verso l’equilibrio. Lo dice anche Holly Golightly (Audrey Hepburn) in un dialogo del film del 1961 Colazione da Tiffany:
“Io vado pazza per Tiffany; specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie!”
“Vuol dire quando è triste?”
“No… uno è triste perchè si accorge che sta ingrassando o perché piove. Ma è diverso: le paturnie sono orrbili. È come un’improvvisa paura di non si sa che. È mai capitato a lei?”.
E a voi?