Lettera aperta in favore di Beppe Sala. Dopo la sua autosospensione dal Comune di Milano, 140 sindaci chiedono che torni alle sue funzioni.
Dopo l’autosospensione di Beppe Sala, sindaco di Milano, per l’inchiesta sul maxi appalto Expo, i sindaci di 140 comuni italiani, da nord a sud, hanno firmato una lettera aperta destinata alla magistratura e ai media. Nella lettera, a parte esprimere solidarietà con Beppe Sala, i sindaci argomentano il loro disaccordo con le modalità che portano a dimettersi quando le indagini non sono ancora finite, e quindi non ci sono ancora accuse confermate. “Se passa il messaggio che, di fronte al semplice avvio di una indagine, all’iscrizione nel registro degli indagati, un amministratore è gravemente indebolito nell’esercizio delle sue funzioni – spiegano – si determinano gravi conseguenze”.
Le gravi conseguenze sarebbero come prima cosa l’erogazione di una sanzione senza una vera colpa, ma soltanto per un atto di mera indagine. Come seconda conseguenza, le città italiane, in questo modo, precipitano in una situazione di caos e ingovernabilità, e allo stesso tempo la reputazione dei sindaci subisce gravi danni.
La lettera aperta, il cui primo firmatario risulta essere il sindaco di Catania Enzo Bianco, presidente del consiglio dell’Anci, chiede infine a Sala di riprendere il suo posto in favore del Comune Milano e dei milanesi: “La decisione del nostro collega Beppe Sala di autosospendersi dalla carica di sindaco di Milano è certamente un gesto di grande sensibilità, pieno di dignità e orgoglio. Lo comprendiamo e lo rispettiamo. Ma gli chiediamo di riprendere la sua funzione”.