Il mese di ottobre si apre anche in Italia con la “Festa dei Nonni“, istituita appena 13 anni fa e forse ancora poco conosciuta. Eppure, i festeggiati nel nostro Paese sono tanti e, come rivela la Coldiretti, rappresentano una vera e propria forza economica per lo Stivale.
L’importanza dei nonni in famiglia
È quanto emerge appunto da una ricerca realizzata dalla maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana e pubblicata sul sito istituzionale: i nonni italiani sono circa 12 milioni e per il 37 per cento delle famiglie (ovvero quasi 4 nuclei su dieci) sono “un fattore determinante per contribuire al reddito” complessivo, come scrive il CDA di Coldiretti, con a capo il segretario Vincenzo Gesmundo, nella nota diffusa alla stampa. Eppure, sempre la Coldiretti rivela che l’assoluta maggioranza dei pensionati (il 63,1 per cento) riceve meno di 750 euro al mese secondo dati Inps.
Un supporto per le famiglie italiane
Questo significa che in più di una famiglia su tre i nonni aiutano il bilancio domestico, impegnando l’eccedenza mensile di denaro per aiutare i propri cari, ma ovviamente la loro presenza è fondamentale e considerata positiva anche per aspetti slegati alle sole questioni finanziarie, perché offrono ogni giorno un contributo affettivo e sociale fondamentale; ad esempio, per il 35 per cento delle persone i nonni rappresentano un valido aiuto per seguire i bambini fuori dall’orario scolastico. Ancora, il 17 per cento degli italiani apprezza i consigli e l’esperienza dei più anziani, e un 4 per cento si avvantaggia del loro sostegno lavorativo a livello domestico.
Quasi tutti d’accordo
Di tutt’altro avviso una esigua minoranza, il 7 per cento di intervistati che dichiara di considerare “i pensionati un peso o un ostacolo”. In generale, dunque, si può definire la presenza degli anziani fra le mura di casa (quasi) sempre un valore aggiunto all’interno di un welfare familiare, sia per chi deve fare i conti con la gestione delle risorse economiche disponibili, sia per chi invece ha difficoltà con la gestione del tempo e dei figli, specialmente in situazioni in cui entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa per la maggior parte della giornata.
La festa dei nonni nel mondo
Non deve quindi stupire troppo che anche l’Italia, a partire dal 2005, abbia deciso di seguire l’esempio di altri Paesi del mondo e dedicare una giornata a celebrare queste figure portanti della famiglia; negli Stati Uniti, ad esempio, la Festa dei Nonni è stata “inventata” da una casalinga del West Virginia, Marian McQuade (mamma di 11 figli e nonna di ben 40 nipoti) nel 1970, e poi ufficialmente riconosciuta nel 1978 dall’allora presidente americano Jimmy Carter come “Grandparents Day”, da ripetersi ogni anno nella prima domenica di settembre.
In Italia si celebra il 2 ottobre
Anche in Europa la Festa dei Nonni è molto sentita, anche se celebrata in momenti differenti: ad esempio, la ricorrenza è inserita nei calendari di Spagna e Portogallo il 26 luglio, mentre la data in Francia è nel mese di marzo e, ancora, in Polonia si anticipa al 21 gennaio (ma in questo caso si omaggiano solo le nonne). Come detto, in Italia la giornata è stata proclamata solo nel 2005, quando il Parlamento decise di votare un decreto per “celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”: la giornata giusta è stata individuata nel 2 ottobre, che nel calendario liturgico cattolico rappresenta la festa degli angeli custodi, sottolineando dunque il forte legame e il ruolo che i nonni svolgono all’interno di ogni famiglia.