Legalizzare coltivazione, lavorazione e vendita della cannabis e dei suoi derivati sarà possibile grazie al disegno di legge depositato in Senato dal senatore del M5s Matteo Mantero. Si tratta di una iniziativa già ben avviata negli Stati Uniti, dove alcuni stati (tra cui Colorado, Oregon e Alaska) hanno legalizzato la produzione e la vendita della marijuana per uso ricreativo, ma anche in Europa con Amsterdam e la più recente Spagna che hanno aderito al “Cannabis Club”.
Legge Legalizzazione Cannabis: i punti salienti
Il disegno di legge depositato dal senatore pentastellato si articola in tre punti salienti:
- Consentire, secondo alcune condizioni, la coltivazione della cannabis, in forma individuale (max 3 piante) o associata (max 30 persone su previa comunicazione alla Prefettura);
- Legalizzare la detenzione di cannabis entro determinate quantità (15 grammi in casa e 5 grammi all’esterno) e correggere la legge sulle infiorescenze vendute attualmente negli “shop di cannabis light” per scopo tecnico. A ciò si associa la possibilità di vendere per uso alimentare o erboristico, innalzando così la percentuale di thc che possono contenere fino all’1%;
- Regolamentare le condotte illecite prevedendo una differenziazione di pena in relazione alla tipologia delle sostanze (droghe pesanti, droghe leggere).
Cosa ne pensa il senatore Mantero
Il senatore a cinque stelle Matteo Mantero ha evidenziato l’importanza di questo passo
“Consentire l’autoproduzione di cannabis come pure la regolamentare la produzione e la vendita di infiorescenze della cosiddetta ‘light’ e consentirne l’utilizzo a scopo ricreativo costituirebbe un’importante tutela della salute pubblica, in quanto si sposterebbe il consumo di cannabis, dal mercato illegale di prodotti potenzialmente nocivi per la salute, a prodotti invece coltivati con rispetto per la salute dell’utilizzatore”.
Mantero ha concluso:
“D’altra parte proprio l’esperienza degli stati che hanno regolamentato in forma legale il mercato della marijuana dimostra che il numero dei consumatori non è affatto cresciuto, né è aumentato l’impatto sociale e sanitario direttamente o indirettamente connesso al consumo. A crescere sono stati solo il reddito legale e il gettito fiscale del mercato legalizzato”.