La debacle subita dal Movimento 5 stelle nelle Elezioni Regionali in Abruzzo ha aperto un dibattito sulla possibilità di abbandonare il divieto di alleanze e aprirsi ad accordi con liste civiche. Come riporta oggi Repubblica, nel Movimento pentastellato si sta facendo largo l’ipotesi di abbandonare il limite dei due mandati. Ciò varrebbe per parlamentari, eurodeputati e consiglieri regionali ma, potrebbe includere anche i consiglieri comunali e forse i sindaci. In altre parole, si valuta di consentire a chi ha fatto due mandati nei comuni di candidarsi alle Elezioni Politiche o alle Europee.
Da Repubblica trapela altresì che la modifica alla regola potrebbe avvenire con un voto online, stesso metodo che potrebbe essere utilizzato per superare le divisioni interne sul caso Diciotti e in particolare sul processo a Matteo Salvini.
Cos’è il limite di due mandati
La regola prevede: “Non aver già svolto, anche per periodi parziali, due mandati elettivi ad una o più delle cariche indicate al punto precedente”. Ragion per cui, qualunque consigliere comunale, sindaco, consigliere regionale, parlamentare nazionale ed europeo, eletto nel Movimento 5 Stelle potrà prendere parte al massimo a due mandati elettorali, anche se parziali.