Venerdì 8 Marzo si festeggerà la donna e per l’occasione la Lega Giovani Salvini Premier di Crotone ha pensato bene di pubblicare sul proprio profilo Facebook i presunti ‘denigratori’ della donna e del suo ruolo nella società. Il manifesto, articolato in sei punti, sarà distribuito la sera della festa della donna in un gazebo nei pressi della sede del Comune.
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Gepostet von Lega Giovani Provincia di Crotone am Dienstag, 5. März 2019
Il volantino
Nell’incipit del post si legge:
La Lega Salvini Premier di Crotone, Venerdì 8 marzo 2019 dalle ore 16 alle ore 20,30, organizzerà in occasione della Festa della Donna, un gazebo in Via V. Veneto (adiacenze Comune di Crotone); nell’occasione sarà diffuso un volantino dal titolo: “Chi offende la dignità della donna?” VI ASPETTO!”.
Secondo i militanti della Lega a offendere la dignità e l’integrità della donna sarebbero coloro che:
1. Sostengono la “pratica dell’utero in affitto”;
2. Incentivano proposte di legge che sostituiscono le parole “mamma” e “papà” con “genitore 1” e “genitore 2”;
3. Affermano che la donna “abbia bisogno di quote rosa per dimostrare il proprio valore”;
4. Sostengono “una cultura politica che rivendica una sempre più marcata autodeterminazione della donna che suscita un atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell’uomo”;
5. Contrastano il “ruolo naturale della donna volto alla promozione e al sostegno della vita e della famiglia”;
6. Strumentalizzano la donna “per finalità meramente ideologiche” al solo scopo “di fare la rivoluzione”.
Inoltre, come riporta la Lega Salvini di Crotone nel manifesto, la donna ha “una grande missione sociale da compiere per il futuro e la sopravvivenza della nazione”.
Le provocazioni del volantino
La Lega di Crotone ha elencato coloro che ledono la donna nella sua dignità e integrità. La donna sarebbe offesa anche dalle femministe, che “rivendicano una più marcata e assoluta autodeterminazione che suscita un sentimento rancoroso e di lotta nei confronti dell’uomo”.
Per di più, le donne sarebbero offese anche da migranti e gay perché la “strumentalizzano” al solo scopo “ideologico, per fare la rivoluzione e rendere sempre più fluida e senza punti di riferimento la società”.
Si tratta di un’iniziativa dai risvolti ambigui che porta inevitabilmente a una riflessione bella e buona.