Ormai quasi arrivati alla fine della stagione invernale, oggi 18 marzo si comincia a respirare aria di primavera. Ma cos’è successo oggi nella storia?
18 marzo 1848
In questa data cominciano le famose Cinque giornate di Milano. Capitale dell’allora Regno Lombardo-Veneto, Milano vede i suoi cittadini insorgere contro il dominio dell’Impero austriaco. A scatenare la rivolta fu proprio l’esercito austriaco che nei mesi precedenti aveva compiuto atti di violenza contro la popolazione inerme.
La rivolta popolare, che sorprese il comandante delle forze austriache Radetzky costrinse quest’ultimo a battere ritirata per via della straordinaria forza e tenacia che avevano dimostrato i Milanesi. Ciò portò alla liberazione temporanea della città e all’istituzione di un governo provvisorio guidato da Gabrio Casati.
L’episodio fu uno dei tanti moti rivoluzionari scoppiati tra il 1848 e il 1849 e fu decisivo per l’allora Re di Sardegna Carlo Alberto che spinse a dichiarare guerra agli austriaci, dopo vari indugi, dando inizio alla Prima Guerra d’Indipendenza Italiana.
18 marzo 1944
Quasi al termine della Seconda Guerra Mondiale, accadde un fatto che peggiorò ulteriormente le condizioni già precarie delle popolazioni partenopee colpite dagli attacchi guerriglieri: L’eruzione del Vesuvio.
Il gigante che si erge con tutta la sua forza sul golfo di Napoli, spruzzando lapilli e sputando lava dalle viscere della terra, colpì in quel giorno assai violentemente non solo le abitazioni circostanti, ma anche le forze alleate americane e inglesi che vi avevano istituito delle basi militari al fine di liberare la popolazione dalle armate tedesche.
Con diversi morti e molti danni ai paesi limitrofi per via delle colate laviche finite a valle, l‘eruzione fu l’ultima compita dal Vesuvio e la prima però ad essere documentata in tempo reale da filmati ed interviste di militari e superstiti.
18 marzo 1981
In questa data andava in onda in seconda serata su Raiuno la prima puntata di Quark. Programma di divulgazione scientifica, Quark nasce dall’idea di Piero Angela di diffondere il sapere scientifico in maniera chiara e semplice così da metterlo alla portata di tutti.
Un’idea quasi rivoluzionaria se si pensa che all’epoca c’era solamente la televisione: nessuno aveva un cellulare e pochissimi potevano permettersi un computer. Internet non era la rete globale che di certo conosciamo oggi.
Documentari, interviste, animazioni, erano i contenuti diffusi, preceduti però dalla sigla che suonava le note della Suite in Re maggiore di Johann Sebastian Bach e successivamente accompagnati dallo storico doppiatore Claudio Capone, di cui probabilmente si conosceva il timbro ma non il volto e tantomeno il nome, che rimarrà la voce narrante del programma e delle sue successive varianti fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2008.