Il terrore di molti in questo caso si è dimostrato fondato: un’azienda friulana ha truffato per anni i suoi oltre 5000 clienti effettuando finte manutenzioni e revisioni agli estintori, creando un danno potenzialmente letale per i consumatori. Il metodo di truffa era incentrato sulla mancata sostituzione di un componente nella miscela estinguente che – per legge – deve essere revisionato ogni tre anni. Questa polvere non veniva quasi mai sostituita ed i macchinari necessari ad inserirla negli estintori erano quasi sempre spenti.
Il rischio per la salute poteva essere altissimo: senza questa manutenzione gli estintori avrebbero potuto non essere totalmente o in parte efficaci e tra i clienti dell’azienda figurano anche ospedali, scuole, uffici pubblici oltre che numerose aziende private.
Come sono partite le indagini
Le indagini sono partiti dalla segnalazione di un dipendente costretto ad attenersi alle direttive industriali preoccupato per il cattivo funzionamento degli estintori. Sono seguiti mesi di indagini contabili e prove sugli apparecchi incriminati. La Guardia di Finanza di Gorizia hanno anche installato telecamere di sorveglianza nell’azienda per verificare se le accuse fossero fondate. Alla fine delle indagini sono scattate le denunce e l’obbligo di revisionare tutti gli estintori dei clienti truffati in precedenza.
Dalle telecamere è emerso che addirittura durante l’ispezione di responsabili di un concessionario autostradale, evidentemente cliente dell’azienda, gli operai siano stati istruiti a seguire la pratica prevista dalla legge, salvo dimenticarsene subito dopo. I dipendenti, sentiti dagli inquirenti hanno detto di non sapere ma di non aver mai denunciato per paura di perdere il posto di lavoro.
Guadagni illeciti per 5 milioni di euro
A comprovare le accuse sono stati gli accertamenti finanziari: l’azienda comprava quantità di polvere estinguente molto esigue rispetto alle necessità (circa 4000 kg rispetto agli 80.000 necessari per una corretta manutenzione). In pratica venivano ricaricati solo gli estintori completamente esausti o parzialmente utilizzati. I finanzieri hanno quantificato un guadagno economico fraudolento di circa 5 milioni di euro.
Per quanto riguarda gli illeciti amministrativi gli amministratori hanno patteggiato la pena, ma sul piano penale il processo sta per aprirsi con il rinvio a giudizio degli imputati.