Il pilota della Aprilia Andrea Iannone è trovato positivo a un test antidoping della WADA (World Anti Doping Association) effettuato lo scorso 3 novembre a Sepang, durante la penultima gara di motociclismo. Lo ha reso noto la Federazione internazionale del motociclismo (Fim).
Il laboratorio della WADA, con sede a Kreischa (Germania) ha analizzato il campione di urina prelevato comunicando poi il risultato. Nelle urine del pilota del team Aprilia-Gresini sono state rinvenute tracce di una sostanza classificata sotto la sezione 1.1.a del regolamento come steroide anabolico androgeno di provenienza esogena (AAS).
Pertanto il pilota è stato sospeso dalle competizioni con effetto immediato (quindi da oggi 17 dicembre 2019) secondo l’articolo 7.9.1. del codice antidoping della Fim ma, ovviamente, ha diritto di richiedere la controanalisi del campione B.
Andrea Iannone Doping: le ipotesi
Andrea Iannone era stato confermato come pilota Aprilia anche per il 2020. Si era infortunato a Misano un mese e mezzo prima della gara di Sepang. Ciò avrebbe condotto lo stesso, s’ipotizza, a ricorrere a dei farmaci per favorire il recupero.