Digiuno per Salvini è la nuova campagna che l’ex ministro ha lanciato dopo l’approvazione da parte della Giunta per le Immunità alla discussione della materia in aula. La magistratura, quindi, potrà procedere contro Matteo Salvini se l’aula del Senato voterà a favore della richiesta di autorizzazione.
Il sito digiunopersalvini.it è stato lanciato online nel pomeriggio del 20 Gennaio e conta già quasi 2000 sottoscrizioni. La pagina web è composta da un design molto semplice, in cui si chiede di inserire i propri dati personali, tra cui telefono ed email, per partecipare alla sottoscrizione.
Tuttavia alcune testate come Fanpage hanno evidenziato che – attualmente – non c’è particolare controllo sulle sottoscrizioni, lasciando via libera ad account palesemente fake. Molti contestatori hanno infatti confermato la propria partecipazione con nickname ironici e canzonatori.
Lo stesso Salvini ha rilanciato la campagna su Facebook facendosi fotografare davanti ad alcuni salumi, ultima cena prima del digiuno, a detta dell’ex ministro. Scrive sul suo profilo social:
Stasera cena sostanziosa, domani io DIGIUNO!Se volete unirvi, scegliete un giorno e segnalate la vostra adesione su: www.digiunopersalvini.itGrazie per tutto il vostro affetto, i processi non ci fermano: IO NON MOLLO!
Il caso del voto leghista in Giunta
Non convince però il come la Giunta abbia consentito di rimandare la questione in aula. Ci si aspetterebbe che la maggioranza avesse votato a favore, ma in Giunta, al momento del voto, ci sarebbero stati solo esponenti del Centrodestra dato che il centrosinistra ed il M5S hanno disertato la votazione.
Si è arrivata alla situazione paradossale per cui la mozione è stata approvata (in realtà respinta, visto che l’ordine del giorno verteva sul respingimento della richiesta dei magistrati) con i voti dei senatori leghisti.
Quattro senatori di Forza Italia (Lucio Malan, Fiammetta Modena, Adriano Paroli) ed uno di Fratelli d’Italia (Alberto Balboni) hanno votato per far valere l’immunità, cinque senatori della Lega hanno invece votato per far passare la questione all’Aula del Senato. Un vero e proprio paradosso permesso dallo stesso Salvini che – evidentemente – ha dato direttiva ai propri senatori di agire in questa maniera.
Il commento della maggioranza
I senatori del PD, che hanno disertato il voto, si son detti sorpresi di tale repentino cambio di vedute. Dice Nicola Oddati, vicino al segretario Zingaretti:
Matteo Salvini è sempre più disperato, fuori controllo. Chiama a raccolta avvocati, parla di sciopero della fame, arriverà anche a incatenarsi davanti al Parlamento. Non ci crede più nessuno alle sue sceneggiate. È scappato già da un processo e non ha dato risposte sui presunti fondi russi al suo partito, sugli affari opachi dei suoi uomini. È stato il peggiore ministro dell’Interno della Repubblica italiana, indossava le divise di quegli stessi uomini delle forze dell’ordine ai quali solo noi abbiamo pagato gli straordinari di quando era lui al Viminale