Ennesima tragedia nei mari siciliani. A Palermo è sbarcato ieri un gommone con almeno dieci cadaveri a bordo, ma a far raggelare il sangue è l’età di uno degli scafisti: 17 anni.
Nuovo dramma dei migranti al largo di Palermo: nella giornata di ieri è sbarcato al porto un barcone stracolmo, contenente purtroppo anche dieci cadaveri. Sono stati fermati sei uomini, ritenuti gli scafisti, con l’imputazione di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Uno di loro è addirittura un minorenne, chiamato il capitano dai migranti, ma di appena 17 anni: per lui il rischio è di essere incriminato per omicidio.
Il giovanissimo scafista, infatti, quando ha capito che il barcone stava rischiando di affondare, ha preferito nascondersi tra i migranti fingendo di essere uno di loro, e ha svuotato in mare taniche piene di benzina, che hanno stordito e acuito il malessere dei passeggeri di questo ennesimo viaggio della disperazione. Lo rivela la Procura di Palermo, che sta ancora indagando sull’accaduto e procederà in seguito con gli interrogatori sia ai fermati che ai migranti, per ricostruire le ore precedenti allo sbarco e far luce sulle identità dei cadaveri rinvenuti.