Chi è Angelo Antonio D’Agostino: nuovo presidente dell’US Avellino

Ad Avellino non si fa che parlare del futuro della squadra cittadina di calcio che – dopo alcuni periodi molto complicati – cerca stabilità e vittorie. È stato quasi dato per certo che il nuovo presidente del club sarà Angelo Antonio D’Agostino, imprenditore locale di Montefalcone ed ex deputato di Scelta Civica.

D’Agostino. sarebbe ad un passo da acquistare il 91% delle quote della società, divenendo maggiore azionista e presidente della società. Il restante 9% rimarrebbe della Innovation Football, una quota che garantisce il via libera della FIGC all’operazione e alla successiva iscrizione ai campionati nazionali. Secondo alcuni quotidiani locali, entro lunedì arriverà la firma definitiva. Ma chi è l’imprenditore D’Agostino?

Chi è D’Agostino: carriera nell’imprenditoria e nello sport

D’Agostino è stato imprenditore prima nel mondo dell’edilizia, poi nel mercato energetico, poi ancora nel mercato dell’automotive ed infine anche editore televisivo. Nel 2011 nasce il Gruppo D’Agostino.

Il quasi nuovo patron dell’Avellino è stato anche deputato dal 2013 al 2018, eletto nella lista di Mario Monti, passa successivamente al gruppo misto. Come scrive sul suo sito web:

Per cinque anni, infatti, ho rappresentato l’Irpinia e il mio collegio alla Camera dei Deputati. Cinque anni intensi, durante i quali, nei limiti delle prerogative che sono proprie del parlamentare, mi sono impegnato per dare voce alle comunità, ai lavoratori, ai colleghi imprenditori, e anche a quei singoli cittadini che si sono rivolti a me per risolvere un loro problema.

Esperienze nello sport

Alcuni avellinesi dalla memoria di ferro ricorderanno la sua breve esperienza alla guida della Vis Montefalcione portando la squadra locale fino al campionato di Eccellenza. Tra i nomi dei calciatori militanti in tale squadra a metà degli anni ’90 figurano Pietro de Bonis, Demetrio Pisacreta, Massimo Mocella, Mimmo e Carmine Cerchia.

Tra i suoi investimenti, il completo ammodernamento dello stadio Tommaso Bruno e la creazione di un’organigramma societario molto articolato e degno delle squadre che militano in campionati professionistici.