Autorizzata sperimentazione dell’Avigan, farmaco anti-coronavirus giapponese

L’Aifa da l’ok alla sperimentazione in Italia di Avigan, l’antivirale giapponese che, preso in tempo, ha curato il 91% di contagi da coronavisrus

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L’Aifa (Agenzia Italiana del farmaco) annuncia che sarà la regione Veneto la prima a svolgere la sperimentazione di Avigan, l’antivirale che in Giappone sta funzionando nel 91% di contagi da Covid-19. Il farmaco viene somministrato nei pazienti giapponesi al primo stadio di contagio da coronavirus.

Lunedì 23 marzo l’Aifa ha dato l’ok all’avvio della sperimentazione in Italia di Avigan, lo ha annunciato il ministro della salute Roberto Speranza:

Il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, mi ha comunicato che la riunione del Comitato Tecnico–Scientifico di questa mattina, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l’impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia.

Il video della diretta da Tokyo del farmacista romano

La notizia è volata in Italia tramite una diretta video su Facebook di un farmacista romano residente a Tokyo, Cristiano Aresta.

CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTI DAL GIAPPONE. NON SMETTIAMO DI LOTTARE.

Gepostet von Cris Ares am Samstag, 21. März 2020

 

Le immagini, che mostrano un normalissimo sabato pomeriggio nella capitale nipponica, hanno da subito acceso polemiche tra gli utenti del social. Le persone passeggiano tranquille per le strade, alcune hanno la mascherina, ma questo in Giappone è normalità.
Il farmacista spiega come nel paese si stia utilizzando un farmaco antivirale dal nome Avigan per bloccare il progredire della malattia. Il farmaco deve essere somministrato all’inizio della malattia e ad oggi sembra che abbia curato il 91% dei contagi da coronavirus.

Cos’è l’antivirale Avigan e perché necessita la sperimentazione

Si tratta di un antinfluenzale sviluppato nel 2014 da Fujifilm Toyama Chemical. Il nome reale è Favipiravir e viene somministrato per curare l’influenza.

L’Aifa spiega in un comunicato:

«Il medicinale non è autorizzato né in Europa, né negli Usa. Ad oggi, non esistono studi clinici pubblicati relativi all’efficacia e alla sicurezza del farmaco nel trattamento della malattia da Covid-19. Sono unicamente noti dati preliminari, disponibili attualmente solo come versione pre-proof, di un piccolo studio non randomizzato, condotto in pazienti con Covid-19 non grave con non più di 7 giorni di insorgenza, in cui il medicinale favipiravir è stato confrontato all’antivirale lopinavir/ritonavir (anch’esso non autorizzato per il trattamento della malattia Covid-19), in aggiunta, in entrambi i casi, a interferone alfa-1b per via aerosol.
Sebbene i dati disponibili sembrino suggerire una potenziale attività di Favipiravir, in particolare per quanto riguarda la velocità di scomparsa del virus dal sangue e su alcuni aspetti radiologici, mancano dati sulla reale efficacia nell’uso clinico e sulla evoluzione della malattia».

La dichiarazione dell’azienda produttrice del farmaco

La FUJIFILM Toyama Chemical è l’azienda giapponese che ha sviluppato il farmaco. Al seguito del gran trambusto creatosi per via del video pubblicato, FUJIFILM Toyama Chemical ha specificato che in Giappone il farmaco viene somministrato a pazienti di Covid-19 al fine di osservarne l’impiego.

“Sappiamo anche – si legge nella nota – che Favipiravir (versione generica) è stato somministrato a pazienti Covid-19 in Cina. Fujifilm non ha svolto alcun ruolo nelle ricerche di cui sopra e non è quindi in grado di commentare questi risultati. Al momento non esistono prove scientifiche cliniche pubbliche che dimostrino l’efficacia e la sicurezza di Avigan contro Covid-19 nei pazienti. Per valutare la sua efficacia e sicurezza nei confronti di Covid-19, Fujifilm prevede di avviare uno studio clinico in Giappone”.