Coronavirus: tutte le misure per prestiti e mutui prese in questi giorni

Lunedì l’Italia ha adottato un nuovo pacchetto di misure economiche tra cui il rafforzamento delle norme anti-acquisizione e garanzie pubbliche per prestiti e investimenti per 400 miliardi di euro a favore delle imprese per far fronte all’emergenza Coronavirus, che da sanitaria, sta diventando sempre più economica e sociale.

Con il decreto che abbiamo appena approvato, diamo liquidità immediata per € 400 miliardi alle nostre imprese, siano esse piccole, medie o grandi“, ha dichiarato il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa lunedì sera.

Roma garantirà fino al 90 percento dei prestiti alle imprese per 200 miliardi di euro tramite l’agenzia di credito all’esportazione di proprietà pubblica SACE, ha spiegato il ministro delle finanze Roberto Gualtieri. Altri 200 miliardi di euro sono stati stanziati per garantire investimenti a sostegno delle esportazioni. Le società che beneficiano di prestiti garantiti dallo Stato non potranno distribuire dividendi agli azionisti, ha aggiunto il ministro.

Il decreto estende anche la portata degli strumenti di screening degli investimenti esistenti per proteggere le aziende strategiche da acquisizioni straniere. Il potere di monitorare le acquisizioni straniere sarà esteso a settori tra cui banche, assicurazioni, energia, trasporti, acqua, salute, sicurezza alimentare, intelligenza artificiale e robotica, ha dichiarato Conte. La scorsa settimana, la Commissione europea ha incoraggiato i paesi membri a rafforzare gli strumenti di controllo degli investimenti nazionali.

Ma nel dettaglio cosa offre questo decreto di liquidità? La legislazione, combinata con un precedente pacchetto di stimolo da 25 miliardi, presentato a marzo, consentirebbe alle banche di offrire credito per un totale di oltre 750 miliardi di euro per cercare di evitare il collasso della terza più grande economia della zona euro. Il Tesoro proteggerà le banche dalle perdite sul 90% dei prestiti a società di tutte le dimensioni, con una mossa che prevede di iniettare nell’economia circa 200 miliardi di euro. La garanzia può essere estesa al 100% delle possibili perdite per prestiti non superiori a 25.000 euro. Cassa depositi e prestiti (CDP) e la sua agenzia di esportazione Sace forniranno ulteriori garanzie fino alla fine di quest’anno per ulteriori 200 miliardi di euro, secondo il decreto.

Se necessiti di maggiori informazioni per quanto riguarda il mondo dei prestiti ti consiglio di leggere portali affidabili, come quello di prestitiperte.com ad esempio, essendo questo un argomento che lascia spazio a diverse interpretazioni a seconda se la richiesta è fatta da un privato, da una PMI o da un’azienda a grosso flusso di capitale.

Cosa cambia invece per i mutui? Tutti coloro i quali hanno subito un danno lavorativo a causa del lockdown e dell’emergenza da Coronavirus, come la riduzione dell’orario di lavoro con un minimo del 20% o il suo stand by per almeno 30 giorni, possono richiedere il congelamento delle rate del mutuo fino a 18 mesi.

Va specificato che la sospensione emergenziale del pagamento delle rate vale solo per un mutuo acceso per l’acquisto di un immobile a valore di prima casa, il contratto deve essere stato stipulato da più di un anno dalla richiesta di sospensione e il capitale residuo di debito bancario non deve superare i 250000 euro. Anche il reddito annuo dell’intestatario delle rate è un limite, esso non può essere superiore a 30000 sia al momento della richiesta che per i successivi nove mesi dalla sua emissione.

Le domande possono essere inoltrate compilando un modulo disponibile sul sito Consap o direttamente in banca, previo appuntamento, dato il limite del distanziamento sociale imposto a livello governativo. Le rate ovviamente non saranno annullate ma solo posticipate.