Cos’è il tessuto non tessuto o TNT?

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Il tessuto non tessuto è un materiale in auge per la produzione delle mascherine adatte a proteggerci dal coronavirus COVID-19

Conosciuto anche come TNT (Tessuto Non Tessuto), viene spesso indicato in lingua inglese come nonwoven, che significa letteralmente “non tessuto”, e consiste in un prodotto industriale simile a un tessuto ma ricavato con procedimenti diversi dalla tessitura e dalla maglieria.

Storicamente il primo uso del termine TNT è stato adoperato per designare un prodotto ricavato con un metodo particolare di lavorazione della carta. L’obiettivo è quello di ottenere un succedaneo dei tessuti economico e pratico, da utilizzare in vari campi e applicazioni.

Cosa è il tessuto non tessuto – TNT

Il tessuto non tessuto è un materiale in polipropilene e spunbonded al 100%. In altre parole, il polipropilene indica la materia prima dei polimeri usati, mentre il termine spunbonded riguarda la tecnica di produzione di questo non tessuto. Si procede quindi con la fusione del polimero, che viene successivamente forato e pressato, migliorando in tal modo la morbidezza del prodotto e la possibilità di renderlo molto sottile.

Si ottiene così un tessuto non tessuto sintetico, utilizzabile in tantissimi settori e facilmente accoppiabile a quasi tutti i materiali. In più, può essere soggetto a trattamenti diversi, per modificarsi o cambiare la destinazione d’uso, passando dunque da un settore all’altro e fornendo il suo contributo.

Caratteristiche del tessuto non tessuto

Il tessuto non tessuto possiede le seguenti caratteristiche:

  • resistente a qualsiasi tipo di temperatura;
  • idrorepellenza;
  • morbidezza;
  • non abrasivo al tatto: aspetto che lo rende utilizzabile per pulire, rimuovere macchie o spolverare;
  • flessibile: dev’essere facile da installare e da usare;
  • permeabile all’aria;
  • facile da tagliare;
  • è saldabile con calore e ultrasuoni;
  • atossico e anallergico;
  • non perde il colore;
  • resistente alla cucitura;
  • antigraffio.

Usi del TNT

Il tessuto non tessuto è soggetto a diversi usi industriali:

  • campo edilizio: ricoprire o allestire soffitti e controsoffitti;
  • arredamento (in particolare arredi residenziali e contract): è utilizzato per carte da parati, divani, poltrone, sedie e complementi di arredo;
  • vestiario medico: camici chirurgici sterili, teleria sterile per la creazione del campo operatorio si realizzano anche, mascherine, cuffie e copriscarpe;
  • estetica: cuffie monouso che si utilizzano in estetica, come ad esempio centri abbronzanti, teli per lettini per massaggi e per lampade, patine per centri estetici o per piscine, copriscarpa per piscina e cosi via;
  • uso quotidiano: il tnt viene applicato anche per la produzione di oggetti di uso ed utilizzo quotidiano, quali ad esempio sacchetti, borse piccole e grandi per la spesa, per contenere giornali, materiale vario;
  • agricoltura: teli di protezione di piante, ortaggi, frutta, nelle serre o per lo sviluppo di semi ed ortaggi. Adoperato soprattutto in agricoltura biologica per la pacciamatura: non essendo permeabile alla luce solare, il tessuto non tessuto per esempio impedisce la crescita delle erbacce infestanti. Viene utilizzato anche per proteggere le piante e le colture orticole dalle intemperie dal freddo, dall’attacco dei volatili, lumache, insetti come afidi, mosche, ecc. In questo caso funziona anche da ombreggiante per favorire la produzione nel tempo;
  • abbigliamento generico: il tnt viene utilizzato ad esempio nella produzione di componenti interni della calzatura o come spalline per indumenti;
  • industria: tele per filtri, imballaggi, utensili abrasivi;
  • fotografia: fondali fotografici;
  • sport: ad esempio nell’equitazione viene sfruttato per migliorare le qualità elastiche dei fondi dei campi gara di salto ostacoli.

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.