Cancro al polmone: sintomi, fasi e trattamento

Medici

Il cancro ai polmoni rappresenta la neoplasia più mortale negli uomini e in aumento nelle donne, principalmente a causa del fumo. In Italia si contano 250000 nuovi casi ogni anno.

Quali sono i primi sintomi? Cosa indicano le diverse fasi? Come riconoscerlo e trattarlo? Proviamo a fare un po’ di luce su questa condizione patologica sempre più diffusa.

Cause del cancro ai polmoni

Il fumo è il principale fattore di rischio per il tumore del polmone. Il consumo quotidiano di tabacco in tutte le sue forme (sigaretta, tabacco da arrotolare, sigaro, pipa, ecc.) è responsabile di circa 8 tumori polmonari su 10. Gli uomini sono più colpiti delle donne ma questa differenza tende a ridursi sempre più dato l’aumento del fumo femminile. Il cancro del polmone è la principale causa di morte per cancro negli esseri umani. Il periodo di tempo in cui hai fumato, vale a dire il numero di anni di esposizione è più importante della quantità di tabacco fumata al giorno. È quindi meglio smettere di fumare il prima possibile per ridurre il rischio di cancro, piuttosto che ridurre la quantità di tabacco consumata al giorno, perché fumare anche pochissimo ma quotidianamente e per lungo tempo è molto più dannoso che fumare molto su base giornaliera, un periodo più breve.

Infine, il fumo passivo, cioè l’esposizione al fumo di sigaretta senza fumare, aumenterebbe del 30% il rischio di sviluppo del cancro ai polmoni.

Più raramente, la causa è l’esposizione professionale a prodotti tossici come amianto, arsenico, cobalto, nichel o cromo. Questi tumori polmonari non correlati al tabacco rappresentano circa il 15% dei casi. Il rischio di cancro ai polmoni aumenta in caso di esposizione professionale a queste sostanze e al fumo associato.

Tipologie di cancro

Il cancro ai polmoni colpisce le cellule dei bronchi o le cellule che rivestono le vie aeree dei polmoni. Esistono due grandi famiglie di tumore ai polmoni che non hanno lo stesso aspetto al microscopio e non reagiscono allo stesso modo ai trattamenti specifici:

  • I cosiddetti tumori “non a piccole cellule” che sono i più frequenti (circa l’85% dei casi). In questa famiglia i più frequenti sono: l’adenocarcinoma bronchiale (che ha origine nella periferia dei polmoni), il carcinoma a cellule squamose (nei grandi bronchi al centro dei polmoni) e il carcinoma a grandi cellule;
  • I cosiddetti tumori a “piccole cellule” che rappresentano dal 15 al 20% dei tumori bronchiali. Anche se sono meno numerosi, sono comunque più aggressivi a causa di una rapida proliferazione di cellule cancerose che aumenta il rischio di metastasi.

Stadi del tumore al polmone

Gli stadi di avanzamento vengono utilizzati per classificare il tumore del polmone in base alle dimensioni della massa, all’estensione del cancro e alla metastasi ai linfonodi o in altre  zone del corpo. Il sistema più frequentemente utilizzato per il cancro del polmone si chiama TNM è diviso in IV stadi. Più alto è il numero di stadi, più il cancro avanzato:

  • Stadio 0 se non viene trovato alcun segno di un tumore polmonare primario;
  • Stadio I, quando il diametro del tumore misura al massimo 3 cm e rimane confinato al polmone, non ci sono metastasi in altri organi;
  • Stadio II, quando il tumore raggiunge i linfonodi dei bronchi o quelli situati nell’ilo;
  • Stadio III, quando il tumore si è metastatizzato ai linfonodi del mediastino, cioè in un’area vicino ai polmoni, non in altri organi;
  • Stadio IV, quando il tumore si è diffuso ad organi diversi dal polmone (fegato, ghiandole surrenali, ossa, cervello, ecc.). Questo è chiamato “carcinoma polmonare metastatico” o “cancro metastatico”.

Tuttavia lo stadio può essere rivalutato dopo l’intervento chirurgico. Questo viene quindi definito uno stadio “patologico”. Si parla infine di fase “terminale” in cui non è possibile alcun trattamento curativo ed è necessario passare alle cure palliative che garantiscano il comfort del paziente.

Come fai a sapere se hai un cancro ai polmoni

La TC del torace è ancora l’esame principale da eseguire quando si sospetta un cancro ai polmoni. Quando viene rilevata un’anomalia, o compaiono i primi sintomi, questo esame preliminare è il primo step diagnostico, successivamente si esegue un PET con FDG. Da ultimo una biopsia conferma quindi se si tratta di cancro o meno. Può essere eseguita mediante fibroscopia bronchiale, puntura trans-parietale sotto TAC (attraverso la parete toracica) o durante un intervento chirurgico.

Trattamento del cancro ai polmoni

È lapalissiano sulla base delle cause appena esposte, ma smettere di fumare è una delle misure principali da adottare non appena viene annunciata la diagnosi.

Il trattamento dipende dal tipo di cancro ai polmoni, dalla sua estensione e se ha metastatizzato. Possono essere necessari interventi chirurgici, radioterapia o chemioterapia, o innovativi come la immunoterapia o terapia biologica. Diverse soluzioni terapeutiche combinano l’uno e/o l’altro di questi trattamenti. In alcuni casi è possibile un intervento chirurgico per rimuovere parte di un polmone, chiamato anche lobectomia. A volte viene rimosso un intero polmone: questa è chiamata pneumonectomia.

Come regola generale, si raccomanda la rimozione chirurgica del tumore e dei linfonodi afferenti corrispondenti. Ma se la chirurgia è il trattamento di prima linea in presenza di cancro “non a piccole cellule”, generalmente per il tumore a piccole cellule si opera solo negli stadi iniziali.

I trattamenti non chirurgici di cui parlavamo prima (chemioterapia, radioterapia….) possono essere effettuati prima dell’intervento chirurgico quando è necessario ridurre la massa per poi operarla o successivamente all’intervento per consolidarne il risultato, o quando il tumore non è in nessun modo operabile.