Il Parmigiano Reggiano è un formaggio a pasta dura incredibilmente versatile, ingrediente principe di gran parte delle ricette della cucina italiana, degustato sia solo che in accompagnamento. Nonostante il prodotto garantisca un’elevata resistenza al tempo, viene conservato in modi differenti. Qual è quello giusto?
Parmigiano Reggiano, come si conserva?
Il Parmigiano Reggiano sottovuoto, fuori dal frigo, si conserva il tempo necessario per l’esposizione in negozio ma, una volta acquistato, per preservarne al meglio le proprietà viene consigliato un ambiente refrigerato, idealmente tra 4 e 8 gradi. Risulta importante assicurarsi che la confezione rimanga intatta e ben sigillata, come consigliato sui siti dove comprare parmigiano reggiano.
Una volta aperto l’involucro, bisogna mantenere il Parmigiano Reggiano alla temperatura del frigorifero e isolato dal resto degli alimenti, possibilmente in un contenitore di plastica o vetro sigillato: i grassi contenuti nel formaggio potrebbero assorbire gli odori degli altri cibi e un’umidità eccessiva guastarne sapore e consistenza. Nonostante non sia la migliore soluzione dal punto di vista ambientale, avvolgere il parmigiano nella pellicola ad uso alimentare è un’altra opzione per mantenerne intatte le qualità organolettiche.
Il Parmigiano Reggiano si può congelare?
Seguendo le indicazioni sopra riportate, il Parmigiano Reggiano dura nel frigo per mesi senza problemi. Risulta totalmente sconsigliato congelarlo.
Il congelamento porta ad una graduale riduzione della temperatura dei cibi, fino a 15 gradi, per cristallizzare le molecole d’acqua contenute in essi. Nel Parmigiano questo processo è dannoso: al momento dello scongelamento, l’acqua tenderà a fuoriuscire, portandosi dietro molti dei nutrienti e l’umidità ottimale del formaggio. Un’altra ragione per evitarlo è lo stesso della carne: il ricongelamento aumenterebbe a dismisura la carica microbica, facendo insorgere evidenti rischi per la salute. Se proprio è necessario congelarlo, almeno si consiglia di farlo quando è già stato grattugiato o tagliato in piccoli pezzi. Le motivazioni sono due: più piccole sono le porzioni meno acqua e nutrimenti fuoriescono al momento dello scongelamento, la seconda gli sprechi e la possibilità di usarne solo le quantità necessarie.
Il Parmigiano Reggiano Scade?
Può capitare di trovare, dopo un po’ di tempo che lo si lascia in frigorifero, il Parmigiano Reggiano con muffa o macchie bianche: i più schizzinosi penseranno che sia scaduto e da buttare. La realtà è ben diversa, essendo nessuna delle due cose un segno di deperimento del formaggio. Per quanto riguarda la muffa, a scanso di situazioni estreme, solitamente questa si deposita esclusivamente sulla parte topica del pezzo, per cui sarà sufficiente grattarla via con un coltello. Le macchie bianche invece sono un indice di qualità: queste infatti sono in realtà cristalli di tirosina e hanno a che fare con la stagionatura del prodotto.