Era attesa per questa mattina, giovedì 5 gennaio 2017, l’udienza privata di Papa Francesco con le popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia, in particolare dalle due forti scosse del 24 agosto e del 30 ottobre scorso.
L’incontro, avvenuto nell’Aula Paolo VI all’interno delle mura vaticane, ha visto il Santo Padre dialogare con una delegazione di oltre ottocento persone, arrivate da Marche, Umbria ed Abruzzo. “Ricostruire non solo le case ma anche i cuori, non c’è posto per l’ottimismo ma per la speranza” ha riferito nel suo intervento il Pontefice.
“Ricostruire, ricominciare, ricominciare da capo, ma anche ricominciare senza perdere la capacità di sognare, sognare, avere il coraggio di sognare una volta di più. Devo dire che sono orgoglioso dei miei parroci che non hanno lasciato la loro terra, è buono avere pastori che se vedono il lupo non corrono. Le cose che più hanno toccato il cuore sono le vostre testimonianze, per questo ho voluto prendere le vostre parole per farle mie, perché nella vostra situazione il peggio che si può fare è fare un sermone” ha concluso Francesco.