Richiesta di arresto per il vicepresidente di Samsung Lee Jae-Yong. Il numero due è accusato di corruzione.
La richiesta è stata avanzata dalla magistratura coreana che ha emesso un mandato di arresto nei confronti del massimo dirigente per episodi di corruzione. Infatti magistrati accusano Lee Jae-Yong di aver versato tangenti ad un amico vicino al presidente sudcoreano Park Geun-hye per ottenere il sostegno del governo nella successione all’interno della dirigenza della multinazionale.
Una storia di corruzione a cui i magistrati vogliono porre fine cercando di catturare il rampollo di una delle famiglie più ricche della Corea del Sud. Lo stesso Lee Jae-Yong è stato interrogato per oltre 22 ore dai magistrati la scorsa settimana e oggi è stata avanzata la richiesta di arresto. Il mandato dovrà però ora essere confermato dal tribunale così come ha annunciato la Corte distrettuale di Seul.
Naturalmente contraccolpi importanti Samsung li sta patendo sui mercati finanziari. Dopo l’annuncio della richiesta del mandato di arresto per corruzione nei confronti di Lee Jae-Yong il titolo di Samsung Electronics è crollato di oltre 2 punti percentuali sulla Borsa di Tokyo. Ora si dovranno attendere gli sviluppi dell’inchiesta per capire effettivamente al meglio una storia di corruzione che potrebbe far cadere un vero e proprio castello monetario e di potere.